ANDREA MALAGUTI, La Stampa 29/11/2010, pagina 23, 29 novembre 2010
Dietro i soldi dei Middleton spunta un traffico di dati - Le favole moderne hanno sempre una coda velenosa
Dietro i soldi dei Middleton spunta un traffico di dati - Le favole moderne hanno sempre una coda velenosa. La principessa viene dal popolo, il principe l’adora e la stampa vuole sapere da dove arrivano i soldi della sua famiglia. Come hanno costruito la loro fortuna Carole e Mike Middleton, genitori di Kate, promessa sposa di William e futura sovrana del Regno Unito? E com’è possibile che due anonimi signori di mezza età, pronipoti di minatori, siano riusciti ad abbandonare il villaggio di Bradfield nel Berkshire per acquistare una casa da 780 mila sterline a Londra, nel prestigioso quartiere di Chelsea? Il «Times», per rispondere alle domande, ha setacciato la vita dei due. E si è dato questa risposta: con affari ai limiti della correttezza. Non illegali ma di certo poco eleganti per chi ha ottenuto di entrare nella Casata dei Windsor. La signora Middleton è una hostess quando nel 1987 va dal marito, dipendente della British, e gli dice: «Mike, ho avuto un’idea». Vuole trasformare un hobby nel loro futuro. Carole, che vende alle amiche borse da usare durante i party, ha deciso di fondare un’azienda sua. Ha scelto anche il nome: Party Pieces, articoli per le feste dei bambini. Cappellini di carta, vestiti rosa, trombette, gadget, piatti colorati, piccole cose con prezzi che oggi variano tra le due e le quaranta sterline. Quindici anni più tardi i due sono ricchi. Che cosa è successo? Fiuto per gli affari e qualche piccolo trucco. Mentre vende costumi da pirata, la Party Pieces costruisce un database in cui archivia nomi, età e recapiti dei clienti, per lo più donne facoltose tra i 20 e i 30 anni con bambini con un’età compresa tra i 2 e i 7 anni. Un lavoro certosino, facilitato dall’uso di un sito che è una vera calamita. Persino per ordinare un catalogo vengono chiesti nomi e recapiti. «In modo da assicurarvi di ricevere le offerte in tempo per il prossimo compleanno», dice l’elegante mascherina. Insomma, lo facciamo per voi. Nel 2007 la rivista «Marketing Week» definisce il database «perfetto per raggiungere donne e madri benestanti» in grado di acquistare non solo giochi per bambini, ma anche articoli per la casa, accessori, abiti e arredamento. Una miniera d’oro per le aziende del settore. A cui i Middleton vendono gli elenchi di volta in volta aggiornati. Li cedono per 120 sterline ogni 1000 nomi. Nel 2007 i clienti stimati sono 230 mila. Si possono fare affari con i loro dati personali? Tecnicamente sì. Purché i clienti siano informati, dice la legge. Lo fanno, i Middleton? Il «Times» lo chiede, la Party Pieces non risponde. Carole d’altra parte sa bene di essere nel mirino della stampa. Le ambizioni hanno un costo e l’Inghilterra ammira ma non perdona chi vuole cambiare classe. Lei non si preoccupa. I giornali la crocifiggono ritraendola a una parata di William mentre mastica chewing-gum oppure si prendono gioco di lei perché usa espressioni come «toilet» o «pleased to meet you» al posto di «lavatory» e «how do you do». Farà il callo alla cattiveria. E la figlia è innamorata. Il resto non conta, si dice. Sul sito della Party Pieces c’è una clausola che invita i clienti a chiamare se vogliono tutelare la privacy. Dovrebbe avvenire il contrario. L’azienda chiede il permesso, il cliente eventualmente dice di sì. Tristan Garrick, della Direct Marketing Association, spiega che «ci sono molte compagnie disposte a pagare i dati per il valore che hanno. Cioè tanto». Le liste che girano nel Paese sono almeno cinquemila. «Le più richieste sono quelle con nomi e indirizzi di donne tra i 35 e i 60 anni che vivono nei dintorni di Londra». Curioso che una famiglia destinata ad avere inevitabili problemi di paparazzi costruisca le proprie fortune attraverso la vita privata degli altri. Una sorta di contrappasso. Nel corso degli anni Pippa, James e Kate, i pargoli Middleton, vengono iscritti al Marlborough College, istituto con una retta da 29 mila sterline, e i genitori passano le vacanze sull’isola di Mustique, nei Caraibi. Mare mozzafiato e cento ville spettacolari. Sessanta in affitto. Solo pochi eletti possono permettersele. I Middleton tra loro. Eppure, segnala il «Times», l’unica eredità che si registra in famiglia è quella che nel 1951 Mike ricevette dal padre: l’equivalente di 120 mila sterline di oggi. Da dividere in quattro.