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 2010  novembre 27 Sabato calendario

JEEP E ALFA, ECCO IL FUTURO DI MIRAFIORI" - TORINO

Mirafiori parlerà inglese e produrrà ogni anno 250-280 mila Suv con marchio Jeep e auto con il simbolo dell´Alfa. Sergio Marchionne promette futuro ai sindacati e per farlo arriva inatteso alla riunione di apertura della trattativa sullo storico stabilimento della Fiat. Proponendo un patto: «Vorrei che la giornata di oggi servisse a tutti noi per ripartire da un foglio bianco. Teniamo la politica fuori dalla porta e gli estremismi lontani dalla fabbrica. Lasciamo le prove di forza ai deboli. Portiamo idee, proposte e la disponibilità a rinunciare a qualcosa, nessuno escluso, in vista di un obiettivo più alto di un titolo di giornale».
Appello forte che i sindacati, nessuno escluso, mostrano di prendere sul serio. Il piano riguarda le carrozzerie di Mirafiori e i loro 5.500 dipendenti. Ma, se realizzato, avrà evidenti effetti a cascata sui circa 40 mila addetti dell´indotto della grande fabbrica. L´investimento previsto «è superiore al miliardo». A partire dall´autunno 2012 a Mirafiori verranno realizzati Suv a marchio Jeep (gruppo Chrysler) e auto con marchio Alfa. A regime la produzione prevista è di 250-280 mila pezzi all´anno «come dire 1.000 auto al giorno», sottolinea, non per caso, Marchionne. E´ infatti quello, da almeno dieci anni, il numero magico che azienda e sindacati considerano indispensabile per garantire la redditività dello stabilimento. Oggi a Mirafiori si producono meno di 500 auto al giorno. Tutti i nuovi modelli verranno realizzati sulla piattaforma «America», quella su cui è oggi prodotta la Giulietta a Cassino. Suv e auto prodotte a Torino verranno vendute «per più della metà» fuori dall´Europa.
A realizzare le nuove linee non sarà Fiat auto ma una newco nata dalla joint venture tra Torino e Detroit. Dunque, come accadrà a Pomigliano, i dipendenti delle carrozzerie di Mirafiori verranno assunti dalla joint venture e all´atto del passaggio, firmeranno un nuovo contratto di lavoro. Questo è uno dei probabili scogli che incontrerà la trattativa: «Non siamo contro le newco - dice per la Fiom Giorgio Airaudo - siamo contro le newco che vengono pensate per ridurre diritti ed escludere un sindacato, qualsiasi esso sia». Per quello che riguarda norme e contratti, infatti, lo schema proposto ieri dalla Fiat è simile a quello che a Pomigliano ha prodotto l´accordo separato.
Della rivoluzione proposta da Marchionne fa parte anche un nuovo regime di orari. La Fiat chiede di poter utilizzare, con un preavviso di 15 giorni ai sindacati, diversi regimi di orario a seconda delle necessità del mercato. Si va dai dieci turni di otto ore divisi su cinque giorni (con due turni al giorno, come accade oggi) all´introduzione del turno di notte e al lavoro per sei giorni alla settimana, i famosi 18 turni di Pomigliano. Ma c´è anche la possibilità di lavorare per quattro giorni rimanendo a casa gli altri tre con turni di 10 ore. Una soluzione che fa storcere il naso a molti sindacalisti anche in considerazione dell´età media elevata (47,7 anni) dei dipendenti di Mirafiori: «E´ un´ipotesi alla quale sono contrario», dice Di Maulo del Fismic. Proposta anche a Torino la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti per turno (tranne nel caso di turni di dieci ore, dove i 40 minuti corrispondono, in proporzione, ai 30 su otto ore di lavoro).
La trattativa riprenderà lunedì alle 17. Positivi i commenti di Fim, Uilm e Fismic. Per la Fiom «positivo il discorso di Marchionne, negativa la prima traduzione concreta. Ma si tratta».