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 2010  novembre 27 Sabato calendario

IL TELECOMANDO CAMBIA GERARCHIE

Mai più canali alla rinfusa sul digitale terrestre: è partita ieri la novità tecnica che aiuterà gli utenti ad affrontare meglio l’abbandono della tv analogica. Da ieri infatti più di 12 milioni di abitanti sono passati definitivamente al digitale: si tratta di Piemonte Orientale, Lombardia, Parma e Piacenza. Il segnale potrà essere ricevuto esclusivamente attraverso un decoder o un televisore con sintonizzatore digitale integrato.

Su tutto il territorio nazionale ora è possibile ordinare in modo automatico i canali secondo i criteri appena stabiliti dal ministero dello Sviluppo Economico, sulla scorta della delibera Agcom 366/10/Cons (Autorità garante delle comunicazione) e del bando pubblicato il 3 settembre.

«La differenza è sostanziale per gli utenti, nell’uso pratico della tv», spiega Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtv, l’associazione italiana per lo sviluppo della tv digitale terrestre e costituita da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree, FRT e Aeranti-Corallo. Adesso è facile assegnare ai tasti del telecomando, in automatico, i canali ordinati nel modo più ovvio (Rai1 al tasto uno, Rai2 al due e via discorrendo). Basta che l’utente avvii l’Lcn (Logical channel number), una funzione presente in tutti i decoder e accessibile dai menu del televisore, e tutti i canali andranno in quell’ordine, che è lo stesso deciso dal ministero.

Prima di questa novità, invece, succedeva che l’Lcn poteva riservare sorprese. L’utente dopo l’assegnazione automatica poteva ritrovarsi i canali in ordine casuale. Non necessariamente Rai 1 sul primo pulsante del telecomando e sul primo canale della tv, per esempio. Per rimetterli a posto, doveva quindi andare nelle impostazioni manuali.

Il motivo è che il ministero non obbligava ancora le emittenti ad attribuire, alle proprie reti, un numero specifico per i propri canali. L’Lcn funziona così, infatti: tramite il digitale terrestre, interroga le reti delle emittenti per sapere su quale numero deve posizionarle. Prima, l’Lcn trovava numerosi canali che dichiaravano in coro di essere su uno stesso numero. Il motivo è che le emittenti si contendevano gli stessi numeri pregiati (da 1 a 9) sul telecomando. L’Lcn si confondeva e li assegnava a una o all’altra emittente, in modo casuale. Il ministero ha obbligato quindi le emittenti a impostare nelle proprie reti uno specifico numero, stabilito in base a vari criteri (data di avvio dei programmi in tecnica digitale terrestre; ascolti medi giornalieri). Insomma, da ieri solo Rai1 può dichiarare all’Lcn di essere sull’uno, su tutto il territorio nazionale. I numeri da 10 a 19 variano su base regionale, invece, perché riguardano le emittenti locali. L’utente resta libero di non accettare quest’ordine imposto dal ministero: «Ormai quasi tutti i decoder permettono di personalizzare l’assegnazione dei canali ai numeri del telecomando - spiega Ambrogetti –. Con quest’ultima decisione del ministero, possiamo ormai considerare stabile l’uso del digitale terrestre da parte degli italiani. É finita la stagione del caos».