Corriere.it 26/11/2010, 26 novembre 2010
Giorno più noioso del’900: 11 aprile ’54 - Ci sono giorni in cui non accade proprio nulla e la noia imperversa, i giornali non hanno di che scrivere e il mondo sembra sonnecchiare
Giorno più noioso del’900: 11 aprile ’54 - Ci sono giorni in cui non accade proprio nulla e la noia imperversa, i giornali non hanno di che scrivere e il mondo sembra sonnecchiare. Ma ce ne è stato uno che nella storia mondiale ha battuto tutti gli altri, almeno secondo gli scienziati di Cambridge: è l’11 aprile 1954, giorno che cadde di domenica. Secondo l’algoritmo di “True Knowledge”, il sistema messo a punto dall’università britannica, di quella domenica di primavera c’è davvero ben poco da raccontare. ALMANACCO – Quel giorno si tenevano le elezioni politiche in Belgio e si insediava un governo socialista per i seguenti 4 anni. O ancora, si architettava il colpo di stato nel distretto indiano di Yanam in mano ai francesi, ma la rivolta non avvenne fisicamente quella notte. Mentre tra le nascite e morti di personaggi famosi, quell’11 aprile è stato ancora una volta povero: vi nacque il professor Abdullah Atalar, scienziato che oggi insegna alla facoltà di ingegneria di Birkent, in Turchia, oltre a esserne il rettore. E vi morì un calciatore britannico, Jack Shufflebotham, un mediano che giocò in diverse squadre della Football League inglese. Per il resto, tra i 300 milioni di eventi, accordi, nascite e morti, luoghi coinvolti in accadimenti speciali registrati da True Knowledge, null’altro è degno di nota. ALGORITMO – In verità il ricercatore in computer science che ha lavorato all’algoritmo, William Tunstall-Pedoe, non pensava solo di usarlo per scoprire il giorno più noioso del Novecento. Ha raccolto 300 milioni di fatti del secolo scorso, ne ha decretato l’importanza e la gerarchia contando quanti link e quali avevano con altri eventi e notizie legate a tale avvenimento, e la giornata senza niente da segnalare è stata una conseguenza del suo obiettivo primario: trovare nuovi modi per cercare in Rete. Eva Perasso 26 novembre 2010