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 2010  novembre 26 Venerdì calendario

Grandin Temple

• Boston (Stati Uniti) 29 agosto 1947. Etologa • «[...] è l’autistica più famosa del mondo. Ha inventato “la macchina degli abbracci”, scrive saggi, capisce in modo stupefacente la mente degli animali, riprogetta i grandi allevamenti di bovini. [...] Si veste quasi sempre allo stesso modo, con un foulard al collo sopra una camicia da cowboy decorata con i disegni degli esseri viventi ai quali si sente più vicina: le mucche. Fin da bambina Temple Grandin ha sempre avuto più facilità di rapporto con loro che con le persone, che a fatica accettavano la grave forma di autismo di cui soffre. Quando sua madre la teneva in braccio, Temple si irrigidiva e la graffiava cercando di divincolarsi. Solo a 4 anni ha pronunciato le prime parole: poche, sporadiche e intervallate da urla. Invece di fare puzzle masticava le tessere e le sputava, al posto della plastilina per le sue sculture usava le proprie feci. Ma con le mucche era diverso: da ragazzina nel ranch di sua zia in Arizona passava ore sdraiata tra questi animali. Le accarezzava, ne percepiva gli umori, ne capiva le paure. Il senso di Temple Grandin per le mucche gli americani lo hanno appena capito in un film per la tv che racconta la straordinaria evoluzione della sua vita. Da bambina destinata, secondo i medici, a finire i suoi giorni in una casa di cura a professoressa di scienze animali all’Università del Colorado [...] Da adolescente incapace di gestire anche la più elementare emozione a luminare dell’ingegneria che ha disegnato circa metà degli allevamenti di bestiame negli Stati Uniti, con l’obiettivo di ridurre al minimo lo stress cui sono sottoposti gli animali. Dall’imbarazzo all’orgoglio per la propria condizione [...] “Senza l’autismo non avremmo forse avuto Albert Einstein o Wolfgang Amadeus Mozart. [...]” [...] “Durante la pubertà avevo in continuazione attacchi di panico [...] Un giorno ho visto che quando una mucca veniva stretta fra le grate per la vaccinazione, si calmava. Allora ho provato a mettermi anch’io in quel recinto, e la pressione ha calmato anche me”. Grandin aveva 18 anni quando, con due tavole di legno controllate da un cilindro ad aria compressa, costruì la prima “macchina degli abbracci”, che per anni ha usato svariate volte alla settimana per calmarsi (La macchina degli abbracci è il titolo di un altro suo famoso libro). “Le persone autistiche e gli animali ragionano nello stesso modo, non usano le parole ma il linguaggio sensoriale di suoni, odori, tatto. E soprattutto immagini”. Grandin ricorda che ci sono diverse forme di autismo (gli esperti non a caso parlano di “spettro autistico”). Alcune persone ricordano ogni parola che hanno letto, come accadeva a Kim Peek, l’“idiot savant” [...] che era stato preso a modello da Dustin Hoffman nel celebre film Rain Man. Per la loro facilità a pensare in sagome, altri invece sono fenomeni nella matematica: l’inglese Daniel Tammet recita oltre 21 mila decimali del pi greco. Grandin ha un’incredibile memoria visiva: “È come se nel mio cervello ci fosse una gigantesca scheda grafica: ho memorie vividissime che posso riportare alla mente come videoclip, prima appare l’immagine, poi, se voglio, faccio partire il file audio [...] Le mie emozioni non sono complesse, non riuscirò mai a capire come si possa provare gelosia e amare qualcuno allo stesso tempo. Ma non rimpiango di non avere relazioni amorose. Ho molte amicizie basate su interessi comuni. E poi penso di avere altri talenti e le emozioni che provo sono quelle di base, come la paura e la curiosità, che mi rendono più vicina agli animali”. Per dominare i suoi attacchi di panico, che per anni hanno provocato crisi colitiche che le permettevano di mangiare solo yogurt, Grandin da [...] anni prende una dose minima di antidepressivi. Ma per domare le paure delle mucche ha disegnato allevamenti che prendono spunto dal comportamento naturale degli animali. “Le mucche hanno un ampio spettro visivo e tendono a essere spaventate da suoni e ombre, che vanno tenuti al minimo. Anche una piccola catena fuori posto può turbarle, perché da quel che non è al suo posto in natura deriva una sensazione di pericolo. Inoltre sono più tranquille quando si muovono dentro il loro gruppo in circoli, perciò ho disegnato percorsi costellati da curve che impediscono alla mandria di vedere gli uomini che danno loro ansia”. Che poi questi percorsi portino al macello per Grandin è solo inevitabile. “Molte delle mucche per la produzione di carne non sarebbero neppure in vita se non fossero state cresciute per questo scopo. Ma non significa che debbano essere trattate in modo disumano, e non solo negli ultimi cinque minuti della loro vita, quando il livello di stress può alterare la qualità della carne”. Quest’ultimo tratto di strada Grandin lo chiama “stairway to heaven”, la scalinata verso il paradiso, dalla canzone dei Led Zeppelin che tiene sempre in auto quando va di ranch in ranch: “Anche negli allevamenti meglio progettati può esserci un trattamento disumano, se chi li gestisce non segue le regole, se c’è gente che urla, che produce rumori violenti. Così ho creato un sistema per misurare proprio questi fattori”. Sarà per questo che Grandin è forse l’unica persona al mondo che ha ricevuto riconoscimenti sia dalle associazioni animaliste sia dagli allevatori di bestiame di ogni continente, che la considerano un mito. [...] Al famoso neurologo Oliver Sacks ha detto di sentirsi, quando interagisce con le persone “normali”, come un antropologo su Marte (definizione che diede origine al titolo di uno dei più noti saggi di Sacks). “Adesso va molto meglio. Nei casi di autismo, così come nella vita, più cose nuove fai più impari”. Ora può persino avere contatti fisici con altre persone, ma solo se le conosce bene: “Non vado certo in giro ad abbracciare estranei” [...]» (Marco De Martino, “Panorama” 11/3/2010).