MICHELE SERRA, la Repubblica 24/11/2010, 24 novembre 2010
Ci sono molte maniere di fare buona politica, molte di fare cultura e di fare comunità, molte di avere e dare speranza
Ci sono molte maniere di fare buona politica, molte di fare cultura e di fare comunità, molte di avere e dare speranza. Una società è un insieme di voci. Per un disguido psichico molto italiano (cioè individualista fino al narcisismo) capita in questo momento - ma capita sempre - che alcune persone importanti, ascoltate, ammirate, parlino come monopolisti della verità: come se si contendessero lo stesso applauso e lo stesso pubblico, e il palcoscenico non fosse abbastanza grande per tutti. Grillo contro Vendola che «fa politica vecchia», Pino Daniele contro Saviano che «se fosse davvero pericoloso sarebbe già morto» (complimenti, Pino!) e ogni parrocchia (giornali, blog, partiti e partitini) che appende il cartello «qui e solo qui il vero antiberlusconismo, gli altri sono solo tentativi di imitazione». In un momento nel quale bisognerebbe raccogliere energie diverse, servire gli altri o perlomeno servire agli altri (perché il cambio d´epoca aleggia, perché la politica urge), è uno spettacolo penoso. Avercelo più lungo degli altri è un´ossessione privata maschile: quando diventa pubblica, è una patologia sociale. In questo momento, cari ragazzi, non possiamo permettercela.