DIEGO LONGHIN, la Repubblica 24/11/2010, 24 novembre 2010
Articolo + dati - LA RIVINCITA DI CANI E GATTI RISTORANTI NON PIÙ PROIBITI - Per tenere Fido fuori dalla porta del ristorante, del negozio o di un qualsiasi ufficio aperto al pubblico a Torino d´ora in poi si dovrà chiedere l´autorizzazione al Comune
Articolo + dati - LA RIVINCITA DI CANI E GATTI RISTORANTI NON PIÙ PROIBITI - Per tenere Fido fuori dalla porta del ristorante, del negozio o di un qualsiasi ufficio aperto al pubblico a Torino d´ora in poi si dovrà chiedere l´autorizzazione al Comune. E non basterà sostenere «i cani non mi piacciono», ma si dovrà spiegare all´ufficio tutela animali che esistono validi motivi igienici e sanitari per mantenere il divieto e il cartello all´ingresso. Altrimenti accesso libero. L´unica cosa che potranno fare i commercianti o gli addetti degli sportelli pubblici sarà tirare un´occhiataccia ai padroni, ma non di sicuro indicare la porta d´uscita. In altre città si è già scelto di consentire agli animali domestici la piena libertà di movimento, ma non in modo così radicale. A Bologna dal 2009 cani e gatti possono entrare in tutti i locali pubblici, ristoranti compresi, ma i titolari possono a loro discrezione esporre il cartello che vieta l´ingresso. Rimangono off-limits per gli amici a quattro zampe i negozi alimentari e i supermercati. Stesso limite a Napoli. A Palermo decidono i proprietari dei locali. Anche a Firenze gli animali possono entrare e gli avvisi non hanno valore, se non come un invito a rimanere fuori. Milano è molto più rigida: si preferisce tutelare la libertà dei negozianti a gestire gli spazi. Torino è la prima grande città dove si è deciso di invertire del tutto il principio a favore degli animali. «Possono andare alla posta, dal calzolaio, nei bar, dal droghiere sotto casa - sottolinea l´assessore al Verde, Roberto Tricarico - e solo se si dimostrano esigenze legate all´igiene oppure allo stato di salute delle persone, ad esempio di un dipendente, viene concessa una deroga». E i ristoratori torinesi cosa ne pensano? «Favorevole - dice il numero uno dell´Epat-Confcommercio, Carlo Nebiolo - basta che siano tranquilli. Nel mio locale possono già entrare. E a molti clienti da più fastidio un bambino che corre fra i tavoli piuttosto che un cane tranquillo accanto alla sedia del padrone». Il nuovo regolamento approvato dalla giunta guidata da Sergio Chiamparino prevede che i cani possano salire, oltre che su bus e tram, anche sulla metropolitana. Rimangono esclusi solo ospedali, asini nido e scuole. Cancelli aperti, invece, nelle case di riposo. Agli anziani non sarà più negata la possibilità di tenere Fido in stanza, sfruttando anche gli spazi comuni, come i giardini. «Così si tutela il diritto della persona di una certa età e il diritto dei cani a non separarsi - spiega Giuseppe Portolese, direttore del settore tutela animali del Comune - per entrambi si tratta di uno choc. Periodicamente dobbiamo intervenire per ritirare animali che finiscono al canile perché gli anziani non possono portarli con sé». Le nuove regole prevedono anche il divieto dell´uso di collari elettrici e bandiscono i botti, i petardi e i fuochi d´artificio, tranne per le feste canoniche, perché stressano gli animali, oltre a farli impaurire. E i commercianti che vendono animali non potranno più esporli in vetrina o in strada. Le norme non riguardano solo cani e gatti. Novità anche per i pesci. Chi li vende dovrà avere acquari giganti: dieci litri per un pesce, cinque per ogni esemplare in più ospitato nella vasca. E chi li tiene a casa dovrà abolire le classiche bocce. Non solo. È previsto che l´acquario contenga almeno trenta litri o due litri per ogni centimetro di animale. Stesso ragionamento per le voliere: per i negozianti dovranno avere una dimensione pari a cinque volte l´apertura alare, se la gabbia è dentro le mura domestiche si sale a otto volte. Non è stato possibile vietare, invece, i circhi con animali, come richiesto dalle associazioni. È materia nazionale: altre città ci hanno provato, ma i Tar le hanno bloccate. dati: Gli animali domestici in Italia: 44, 1 milioni di cui: 15,8 milioni di pesci da acquario 12,1 uccelli 7,4 gatti 6,9 cani 500 mila roditori Altri animali: 1, 4 milioni Di cui: 3 mila felini 60 mila rettili 30 mila testuggini terrestri Fonte: Enpa su dati Eurispes