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 2010  novembre 26 Venerdì calendario

LO SKIPASS CON IL CRONOMETRO LO SCI DIVENTA DA MARATONETI - TRENTO

Dimmi quante piste fai e ti dirò chi sei. C´è chi è felice quando riesce a fare il giro dei quattro passi dolomitici in giornata e chi si vanta di farne addirittura tre. C´è chi scia per 25 chilometri prima di ritirarsi in albergo con le gambe in fiamme e chi sfiora quota 80 dopo aver salito una quarantina di seggiovie con 14 mila metri di dislivello. Chilometri, distanze, tempi di percorrenza: ecco l´ultima frontiera dei maratoneti dello sci, gente che la domenica macina chilometri lanciandosi sulla neve da una valle all´altra e il lunedì corre in ufficio per esibire sui forum di Internet le prove. Tutto merito (o colpa) di ski-performance, un servizio del Superski Dolomiti che conta i passaggi dello skipass al cancelletto e restituisce una tabella con il percorso effettuato, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana per chi ha la fortuna di sciare tutta la stagione. Come il signore trentino che l´anno scorso venne premiato dalle funivie di Pampeago (Val di Fiemme) per i suoi 100 giorni di sci in un inverno solo.
Quando al garante della privacy venne il dubbio che la tracciabilità degli skipass potesse essere lesiva della riservatezza (e nel gennaio scorso sospese il servizio) scoppiò la rivolta. «Abbiamo ricevuto anche 30 mail al giorno di protesta» spiega il direttore del Superski, Franz Perathoner. Tutti pazzi per ski-performance. Così quest´anno - con l´aggiunta di una semplice liberatoria per soddisfare il garante - si riparte, insieme alla stagione che apre proprio domani. Nella scorsa annata furono 400mila gli sciatori che si collegarono a Internet per inserire i codici del proprio skipass e ottenere in cambio il rapporto sulle loro prestazioni. È il trionfo della competizione: dimenticate le sbruffonate con il compagno di seggiovia, qui si compete con il mondo intero. C´è l´agonista che in un giorno si è fatto Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi per due volte con l´aggiunta della Marmolada. Due volte pure quella. Ma ci sono anche quelli che se la prendono comoda: «In media gli sciatori percorrono circa 25 chilometri, salendo una quindicina di volte sui nostri impianti di risalita» conferma Perathoner. Che di tanto successo è contento, ma anche un po´ preoccupato: «Siamo orgogliosi di questo servizio, ai nostri clienti piace molto, ma non approviamo gli usi estremi di certi sciatori che vogliono solo collezionare piste: lo sci è un´attività da godere in modo rilassante, immersi nella natura, prendendosi il tempo che serve per guardarsi attorno. Dobbiamo scoraggiare chi affronta le piste a tutta velocità». E infatti per questo sulle piste ci sono le pattuglie di polizia e carabinieri. Ma anche - novità che comincia a prendere piede da un paio d´anni - i tracciati per la misurazione della velocità. C´è un tracciato a Cortina e un altro all´Alpe di Siusi (tenuto a battesimo da Ghedina) dove gli sciatori possono controllare la loro velocità sul tabellone, come accade sulle strade in auto. Sarà per questo che li chiamano skivelox, ma si tratta di percorsi protetti da reti dove non c´è il pericolo di prendere la multa. E poi c´è il fai da te: basta un telefonino dell´ultima generazione (con antenna gps) per misurare la propria velocità istantanea e memorizzarla come medaglia, sebbene discese e cambi di pendenza rendano poco attendibili i risultati, sognando i cento all´ora.