Il Sole 24 Ore 26/11/2010, 26 novembre 2010
POCHE CHIACCHIERE SIAMO TEDESCHI
Milioni di spettatori davanti alla tv per seguire in diretta un dibattito sulla Tav? La notizia dalla Germania dimostra che i tedeschi hanno molte cose in comune con noi, ma anche un paio di differenze. Anche lì un progetto infrastrutturale da 7 miliardi provoca una forte opposizione: la politica non è riuscita a convincere una fetta di popolazione che i benefici saranno superiori ai costi.
Le proteste viste a Stoccarda quest’estate non erano meno dure di quelle della Val di Susa. Il progetto è già stato approvato in tutte le sedi politiche e la Germania non è la Svizzera, dove un investimento simile sarebbe stato sottoposto a referendum. Ma di fronte al rischio dello scontro sociale e della paralisi, i tedeschi si sono letteralmente inventati un arbitrato che ha già avuto due effetti positivi. Il primo è stato di svelenire il clima; il secondo è di costringere i sostenitori del progetto a dimostrarne la fattibilità e l’utilità, cifre alla mano; e gli oppositori a formulare proposte alternative, cifre alla mano. L’eventuale decisione di cancellare il progetto o modificarlo resterà alla politica. E gli elettori del Baden-Württemberg avranno – già in primavera – la possibilità di dare il loro parere con il voto per le elezioni regionali. Si parla e poi si fa. In Germania.