ALESSANDRA PAOLINI , la Repubblica 25/11/2010, 25 novembre 2010
UN TASSISTA GENTILUOMO PER DONNE SOLE DI SERA
- Arrivate a destinazione nella notte scura, vi aprirà lo sportello. Poi vi seguirà con lo sguardo, aspettando che il portone di casa vi si chiuda dietro le spalle. E non importa quanto tempo ci metterete a trovare le chiavi nella borsetta. Lui, sarà lì. A rassicurarvi. A guardarvi le spalle. Principe azzurro? No, tassista romano.
La trasformazione degli autisti delle auto bianche in altrettanti cavalieri, avviene a Roma in coincidenza con la Giornata mondiale della sicurezza delle donne. E per ordine del Campidoglio. Un provvedimento della giunta presieduta dal sindaco Gianni Alemanno stabilisce per i tassisti della capitale "l´attesa in vettura", si legge nella nota del Comune "finché le clienti non siano entrate nel luogo di destinazione". Ma tanto bon ton ha un orario di inizio e di fine: ovvero dalle 22 alle sette del mattino.
Il "Codice di galanteria" arriva dopo mesi di battaglia in giunta comunale per il rincaro delle tariffe delle auto bianche. Aumento che c´è stato, ma che ha portato con sé anche una sorta di rivisitazione della categoria, che sul modo di porsi al pubblico, ha dovuto fare una sorta di tagliando. Niente bermuda d´estate, né barba sfatta. E per le signore apertura e chiusura della portiera. I tassisti plaudono al nuovo corso. Anche se molti di loro pensano che si tratti di un provvedimento superfluo. Nel senso che con il gentil sesso sono sempre stati particolarmente attenti. «Io, e così la maggior parte dei miei colleghi, quando si fa buio, prima di mettere in moto aspettiamo sempre che le donne entrino nel portone. E non lo facciamo solo con le belle ragazze...» racconta Pietro Marinelli, presidente dell´Ugl taxi nazionale, temperamento focoso e per questo fra i tassisti romani soprannominato semplicemente "P38". Lui minimizza: «Tutti abbiamo un nomignolo...». E spiega: «Conosciamo benissimo cosa vuol dire girare di notte. I pericoli che ci sono, specialmente per le donne sole. Vuole che proprio noi non ci assicuriamo che entrino nel portone?».
Anche sulla storia dello sportello da aprire alle clienti, Marinelli racconta di come l´usanza in realtà già c´è. E non solo per motivi di galanteria. «È meglio che la portiera la chiudiamo noi, visto che i clienti in genere la sbattono sempre e la sfasciano. Perché mica tutti i passeggeri sono educati... ».
Ma, consuetudini a parte, dell´"autista gentiluomo" sembrano tutti soddisfatti. L´assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, dice che «il provvedimento fa onore alla galanteria degli operatori e completa, insieme allo sconto alle donne del 10 per cento durante le ore notturne, un percorso fatto di bon ton e cortesia».
Più sociologico il commento del delegato del sindaco per le Pari opportunità, Lavinia Mennuni: «Un´iniziativa importante che dimostra come questa amministrazione ponga particolare attenzione alla sicurezza delle donne sostenendo una politica preventiva a tutela dell´universo femminile. Ed è un segnale teso a promuovere il recupero di comportamenti e valori positivi contro ogni degrado sociale».