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 2010  novembre 25 Giovedì calendario

India, niente telefonino per le ragazze da marito - Quando la tecnologia arriva in soccorso di Cupido, in India c’è chi si acciglia e nel villaggio settentrionale di Lank sono già corsi ai ripari

India, niente telefonino per le ragazze da marito - Quando la tecnologia arriva in soccorso di Cupido, in India c’è chi si acciglia e nel villaggio settentrionale di Lank sono già corsi ai ripari. I membri del consiglio degli anziani del paesino hanno deciso di mettere al bando l’uso dei cellulari tra le ragazze nubili. Motivo? Cercare di impedire incontri e fughe amorose. Amore e telefonini, si sa, vanno a braccetto un po’ ovunque nel mondo, tanto più quando aiutano gli innamorati a superare barriere geografiche. Il problema è che in India aiutano a scavalcare anche quelle sociali, per giunta in un Paese dove le relazioni nate dai sentimenti sono tabù ancora per molti. Specie nelle campagne, i matrimoni arrangiati restano la regola. Da sempre sono il frutto di orchestrazioni dei genitori che tengono in considerazione oroscopo, reddito e, soprattutto, la casta del potenziale consorte che, secondo la religione induista, deve essere la stessa di appartenenza della sposa. La tecnologia stessa offre il suo contributo per mantenere in piedi l’istituzione delle unioni combinate. I siti Internet specializzati in annunci matrimoniali, come shaadi.com, spopolano. Su alcuni, per facilitare la ricerca dello sposo più adatto i messaggi e le inserzioni non solo contengono foto e dati sull’istruzione dell’utente, ma sono persino divisi per casta: bramini, rajput e via dicendo. Ma, nel paese da 50 mila anime di Lank, l’organo legislativo locale, dopo essersi riunito per discutere «gli effetti perversi» della tecnologia dei cellulari, ha deciso di proibirli alle nubili. Ai celibi ha lasciato il permesso di usarli, ma solo sotto la supervisione dei genitori. In sostanza, credono che i 140 caratteri di un sms di troppo possano bastare per mandare in rovina la reputazione di una famiglia intera, minare tradizioni millenarie e provocare addirittura la morte di una giovane coppia. Del resto non sarebbe la prima volta. Con ogni probabilità è proprio con l’aiuto dei cellulari che sempre più giovani organizzano le loro «fuitine». Solo il mese scorso nel distretto di Muzzaffarnagar, di cui Lank fa parte, ce ne sono state 34. Otto, però, sono finite in tragedia: con l’assassinio di uno dei due sposini da parte dei suoi stessi parenti. Li chiamano «honour killings», omicidi d’onore, dove per onore s’intende quello delle famiglie che sarebbe stato leso dalla volontà dei figli di sposare il membro di un’altra casta. Si preferisce uccidere il sangue del proprio sangue, insomma, piuttosto che vedere infangata la propria reputazione. Nell’India settentrionale, dove l’appartenenza di casta resta più forte che altrove, casi di «honour killings» appaiono sempre con più frequenza e vengono anche riferiti sulla stampa indiana. E una delle cause di questo incremento potrebbe certo venire individuata anche nella diffusione delle tecnologie. Se nelle campagne i costumi evolvono a ritmi glaciali, la diffusione dei cellulari ha invece tempi vertiginosi. L’India, stando alle cifre del governo, ad agosto contava 650 milioni di utenti di telefonini. Ogni mese aumentano di 20 milioni in media. Le tastiere dei cellulari crepitano tanto nelle mani di contadini che di adolescenti. Nel frattempo, mentre dagli schermi delle televisioni satellitari arrivano anche nelle campagne immagini di reality e talk show che discutono di indipendenza e di divorzio, la presenza delle ragazze aumenta a scuola e sui posti di lavoro. Le occasioni di incontri intercastali diventano più numerose. E ogni tanto una scintilla d’amore scocca, sfidando involontariamente anche il più temibile dei tabù tradizionali, come è successo tempo fa a Nirupama Pathak. Figlia di bramini dell’Uttar Pradesh, giornalista a New Delhi, Nirupama si era innamorata di un collega della casta degli intoccabili. Erano decisi a sposarsi finché lei era andata a trovare i genitori nel villaggio natio, ed è stata trovata in casa morta per asfissia.