La Stampa 25/11/2010, 25 novembre 2010
LETTERE
Insegno matematica e scienze in una scuola media di Piacenza. Ho letto l’articolo di Claudio Bartocci del 22 novembre e non sono d’accordo con i presupposti: la matematica è la materia più odiata, rappresenta un incubo oppressivo, un sottile strumento di tortura e via discorrendo. Stamattina ho letto l’articolo ai miei alunni di terza media (sono 31!), normalissimi ragazzi di 13-14 anni: ebbene, loro sono d’accordo con me. Ad alcuni la matematica piace eccome, ad alcuni meno, ma nessuno l’ha mai considerata uno strumento di tortura e tutti ritengono che sia di fondamentale importanza. La geometria aiuta a sviluppare le capacità logiche e le sue «assurde definizioni» insegnano un linguaggio rigoroso. Per concludere: la scuola va abbastanza a rotoli, gli insegnanti sono piuttosto avviliti, ma noi, in III A, a fare matematica ci divertiamo perfino!
Tata Fiorani e i 31 ragazzi dell III A