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 2010  novembre 24 Mercoledì calendario

IL MATRIMONIO DEL SECOLO FISSATO PER IL 29 APRILE. LA SICUREZZA LA PAGANO GLI INGLESI


Incuranti del proverbio “né di venere né di marte ci si sposa né si parte”, il principe William e Kate Middleton annunciano la data del loro matrimonio: sarà venerdì 29 aprile 2011. Non solo: la coppia vuole celebrare le nozze nella stessa chiesa dei funerali di Lady Diana. Qualcuno lo giudica macabro, altri lo trovano molto romantico. Mentre qualcun’altro ricorda che il 29 aprile è l’onomastico della futura sposa; si festeggia infatti Santa Caterina da Siena, giorno in cui tra l’altro si sposarono anche Adolf Hitler e Eva Braun.
L’annuncio comunque è arrivato ieri e va a chiudere la girandola di illazioni sul grande giorno che tra l’altro il premier David Cameron si è affrettato a proclamare festa nazionale.William e Kate hanno scelto di “regalare” ai britannici un lungo ponte di primo maggio che si concluderà lunedì 2.
Tornando a Westminster Abbey, dove un giorno anche William come i suoi antenati, verrà incoronato Re, è la chiesa dove si sono sposati i nonni Elisabetta e Filippo, ma è anche la chiesa dove il giovane principe ha accompagnato la bara di Diana dopo che nell’agosto 1997 la principessa del popolo era rimasta uccisa insieme con Dodi Fayed a Parigi durante un inseguimento dei paparazzi. Un luogo dai tristi ricordi. E tuttavi aWilliam e Kate non hanno scelto St. Paul dove si sposarono Carlo e Diana, forse perché sedotti dal senso di intimità che la grande chiesa millennaria offre ai fedeli pur potendo accogliere al suo interno 2.200 persone. Il segretario del principe, Jamie Lowther-Pinkerton si è affrettato a precisare che la decisione risponde ai desideri della coppia che hanno scelto Westminster per la sua «travolgente bellezza».
La lista degli invitati non è stata ancora completata ma probabilmente«non ci sarà un posto libero». William e Kate hanno voluto avere un ruolo attivo nell’organizzare la cerimonia. «Avremo addosso gli occhi del mondo», avrebbero detto. «Vogliamo che lo spettacolo sia un esempio classico di quel che di meglio la Gran Bretagna sa offrire». Ma gli inglesi si sa in quanto a polemiche e pettegolezzi sono imbattibili. Naturalmente hanno avuto da ridire sull’opportunità di tenere un matrimonio reale in tempi di austerity. I costi della cerimonia, la musica, i fiori, il ricevimento e la luna di miele saranno a carico della famiglia reale e dei Middleton, ha assicurato Buckingham Palace, mentre ai contribuenti toccheranno i costi della sicurezza, stimati nei giorni scorsi a 80 milioni di sterline, quasi cento milioni di euro. Però. Intanto la Chiesa di Inghilterra ha sospeso il vescovo di Willesden Peter Broadbent, che nei giorni scorsi aveva definito il principe William e la sua fidanzata Kate delle «vuote celebrità» e pronosticato che il loro matrimonio non sarebbe arrivato alla crisi del settimo anno.
Il vescovo di Londra Richard Chartres ha annunciato che al prelato è stato chiesto di astenersi dal suo ministero fino a nuovo ordine. Il vescovo Broadbart si era scusato l’altro ieri della gaffe, che era stata ripresa (e stigmatizzata) dalla stampa britannica. «Non mi importa dei Reali», aveva scritto il vescovo su un social network proclamandosi un repubblicano convinto. A suo parere, la famiglia di Buckingham Palace conta «più libertini e matrimoni falliti», ciononostante «ci costa un occhiodella testa».