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 2010  novembre 23 Martedì calendario

Ora mi alleno in salotto con l’avatar - Scagli la prima pietra chi non ha provato le videocassette con le lezioni di aerobica di Jane Fonda e Barbara Bouchet, chi non ha una cyclette coperta di ragnatele o un tapis roulant occultato in garage dietro la cantinetta

Ora mi alleno in salotto con l’avatar - Scagli la prima pietra chi non ha provato le videocassette con le lezioni di aerobica di Jane Fonda e Barbara Bouchet, chi non ha una cyclette coperta di ragnatele o un tapis roulant occultato in garage dietro la cantinetta. Chi non ha sognato, come lussuoso status symbol il centro fitness in casa, chi non si è iscritto in palestra almeno una volta, saltando senza convinzione dal corso di addominali al pilates e lasciando perdere per mancanza di tempo o semplice pigrizia. I ventitré milioni di italiani che vorrebbero, ma non possono, hanno adesso una chance (o un alibi) in più. Si chiama Gymnhouse, è cominciata come un gioco, con la piattaforma Nintendo Wii. fit nel 2007, e sta diventando, almeno all’apparenza la soluzione di tutti i problemi, la quadratura del cerchio. Si sceglie un programma (cardiofitness, body sculpting, aerobica, Tai chi) e si fa ginnastica in salotto: non serve molto spazio, nessuna attrezzatura ingombrante, e neanche tempo, tanto siamo già a casa. Certo, l’allenatore con cui interagire è un po’ bidimensionale, ma la tecnologia non si ferma mai, perciò proprio in questi giorni è arrivato in Italia un nuovo software che fa pensare a «Blade Runner» e al «Quinto elemento». Kinect di Microsoft è l’ultima novità usata per creare Player Projection, con telecamera 3D. Nel gioco, Your Shape Fitness Evolved, ogni movimento viene seguito e analizzato, oltre 50mila punti del corpo vengono seguiti in tempo reale. Quello che si vede sullo schermo tivù non è un avatar. Siamo noi, con i nostri vestiti, il taglio di capelli, i chili eventualmente in più da smaltire. L’orologio cronometra il tempo e segue l’esercizio, l’inesorabile software ci dice quante calorie stiamo perdendo (tre per un minuto e 40 secondi per la posizione del guerriero, anche 148 con quella de serpente dopo un quarto d’ora). E il personal trainer in 3D ha la bella faccia, notissima in America del guru Michael George, esperto di arti marziali o della fitness star Michelle Bridges: se sbagli l’esercizio ti corregge con garbo, senza un’ombra di stizza nella voce finché non hai messo le gambe e le braccia nella maniera giusta. Ubisof ha venduto l’anno scorso quasi cinque milioni di pezzi in tutto il mondo e Your Shape è tra i primi tre. Ovvio che non sia rimasto solo e che l’ampia fetta di mercato (34milioni di italiani hanno comunque un gran desiderio di tenersi in forma) abbia scatenato una vera guerra tra i produttori di esercizi su misura e personal trainer virtuali, per ottenere un effetto «più vero del vero» Ciliegina sulla torta i testimonial convertiti alla Gymnhouse: Julianne Moore, Matt Damon, Diddy, gente che in ogni caso non ha problemi di tempo e di spazio. Le applicazioni possibili sono infinite, dalla ginnastica post-partum alla lap dance (il programma è Pekaboo, ancora in 2D, piacevole, grazie alla bella presenza di Carmen Electra). Funzionerà? La situazione italiana è più o meno questa: il 40,2 per cento non ha abbastanza tempo,il 16 è troppo stanco, il 7,1 considera un po’ alti costi delle palestre, il 3,1 non ha strutture abbastanza vicine, e soltanto l’1,7 ne fa una questione di soldi. Secondo i cool hunter, la Gymnhouse sarà uno dei regali più gettonati a Natale. Che poi tutto ciò si traduca in una perdita collettiva di calorie è tutto da vedere. Lo psicologo Nicola Ghezzani, mette in guardia dagli eccessivi entusiasmi: «Quella della palestra virtuale può diventare una solitudine alienata, l’espressione di una società che ha perso carattere. Non ha più creatività e aspetta qualcuno che gliela venda. L’interazione meccanica ci toglie il contatto con il mondo». Quanto al personal trainer in 3D, su quello reale ha almeno un vantaggio: se sei davvero troppo stanco lo puoi spegnere con il telecomando. E buona notte.