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 2010  novembre 23 Martedì calendario

MARONI DA FAZIO, «RIPARAZIONE» IN DIRETTA —

«Che la tv si occupi di politica senza che la politica si occupi di tv». Era uno dei desideri impossibili elencati da Fabio Fazio ieri sera. Impossibili, appunto. Perché la par condicio sconfina anche nel varietà e ieri a Vieni via con me l’attesa era (quasi) tutta per l’elenco «riparatore» del ministro Maroni a cui non era andata giù l’accusa di Saviano settimana scorsa. Arriva sul palco poco più tardi delle 10 Maroni e scandisce: «È stato affermato che la ’ndrangheta al Nord interloquisce con la Lega: è un’affermazione ingiusta e offensiva per i tanti che come me contrastano da sempre ogni forma di illegalità». E spiega che nelle ultime inchieste sono stati coinvolti esponenti politici di altri partiti, ma non della Lega. Concetti già espressi nell’incontro tra Fazio-Saviano e Maroni poco prima della diretta: il ministro ha spiegato perché voleva essere presente nella trasmissione, Fazio ha fatto da mediatore, Saviano ha spiegato che è vero che la ’ndrangheta «cerca di interloquire» con la Lega. Un conto è «cerca», un conto lo fa, la replica di Maroni, in un clima comunque cordiale e disteso.
La puntata era stata aperta da Saviano con la questione rifiuti a Napoli. Parte dal Monte Bianco lo scrittore: i suoi 4 mila e 800 metri sono nulla a confronto dei 15 mila e 600 di rifiuti illegali, «la più grande montagna di rifiuti è quella gestita dalle organizzazioni criminali». Una storia infinita, a Napoli: «L’emergenza dura da 16 anni, ma se dura da così tanto tempo vuol dire che non è più emergenza, la monnezza per strada è un dato fisiologico». Spiega: «Le discariche sono piene per due grandi motivi: tutto è basato sulle discariche, se si facesse la differenziata andrebbe lì il 35% dei rifiuti e non l’85%. E poi le discariche sono piene anche di spazzatura del Nord Italia e di parte d’Europa, ecco perché si riempiono così facilmente». Cita due dati. L’aumento del cancro nelle zone avvelenate dai rifiuti: «Più 12% rispetto alla media nazionale». I costi: «La camorra vince perché fa prezzi migliori. Smaltire i rifiuti tossici costa — ricorda —: 62 centesimi al chilo, ma la camorra a 8 centesimi risolve tutto: e chi non glieli dà?». Arriva l’elenco delle dichiarazioni attraverso le quali Silvio Berlusconi negli ultimi due anni ha annunciato la fine dell’emergenza rifiuti, lo ha fatto sette volte.
E poi c’è Corrado Guzzanti, geniale già dal titolo: «Elenco di battute che non aiuteranno la trasmissione». Come: «Anche Bossi telefona alla questura, ma hanno capito solo Mubarak. Berlusconi corrompe alcuni senatori: mi hanno detto che erano maggiorenni. La strategia di Tremonti: prima risaniamo i conti, poi vediamo chi è rimasto vivo. La Lega telefona alla ’ndrangheta: ci cercavate per qualcosa?».
Renato Franco