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 2010  novembre 20 Sabato calendario

CUCCE IN CARBONIO E LETTIERE DECORATE: UNA VITA DA PADRONI

La vita da cani è fatta di cucce in carbonio, materassi in microfibra e (per i più viziati) borse da passeggio firmate Gucci. Quella da gatti può vantare lettiere al silicio e poltroncine da pc. Perché una cosa è certa: se vogliono, sanno distruggere tutto. «E allora, tanto vale arredare casa pensando anche a loro», dice Nicola Bernardelli, imprenditore di Lissone che, insieme a Simona Zanotta, ha fondato Bpet, azienda specializzata nell’ arredamento a quattro zampe. Cucce avveniristiche ma anche divani realizzati con un apposito materiale brevettato per resistere alla manicure felina. «Ho convissuto per ben diciassette anni con il mio Golfino, delizioso jack-russell - dice Enrica Bonaccorti - e credo sia inutile avere un animale se poi gli offriamo una casa poco vivibile». Così i designer studiano casette in miniatura, cuscini ad hoc e soluzioni per farli vivere meglio. Case a prova di zampa, insomma. Anche perché nelle famiglie italiane ci sono sette milioni di cani, mentre in gatti sono cinquecentomila in più. A Bernardelli l’ idea è venuta studiando le abitudini newyorkesi: «Lì c’ è una grande richiesta di dog sitter. La gente fa pochi figli e ha tanti cani», assicura. In casa, prima di tutto ci vuole psicologia. «Per esempio, la cuccia deve stare in una posizione centrale - dice Marzia Possenti, veterinario comportamentalista - perché il cane si sente padrone, vuol controllare la casa. Il gatto, invece, è anche preda, quindi l’ ideale è riservare loro un cassetto del mobile per farli rintanare». I gatti, poi, vivono più dimensioni dello spazio: si arrampicano, stanno in alto (cosa che mette invece a disagio i cani): ecco perché spopolano le tane «rialzate», come la Hepper Pod (acquistabile sul sito www.hepperhome.com), simile a una navicella spaziale che permette al gatto di starsene accoccolato. «Altra cosa importante - sottolinea Possenti -: i gatti sentono il bisogno di raggomitolarsi, a differenza dei cani». Questi, invece, devono essere al centro dell’ attenzione, quindi ben vengano i divanetti Squared di Bpet. Certo, costano 800 euro, però garantiscono comodità e benessere ai cuccioli. La casa moderna insomma non si accontenta di ospitare gli animali: cerca di capirli, si adatta ad essi. Si mimetizza, quasi. «D’ altra parte - sospira l’ etologo Giorgio Celli - i gatti ci vedono come loro familiari». E così si finisce per sostituirli ai figli. Quanti sanno poi che i gatti adorano stare accanto al padrone mentre questo lavora? Ecco che si può scegliere la Kitt-In Box (su www.therefinedfeline.com, costa 29 dollari): una specie di poltroncina girevole da agganciare alla scrivania. E quanti, poi, sanno che la lettiera non deve avere lo sportellino basculante perché, qualora dovesse chiudersi, il gatto ne resterebbe quasi traumatizzato? «Nel momento dell’ eliminazione - dice la veterinaria - il micio si sente più vulnerabile». Una soluzione è la Katty Saks, una lettiera decorata con fessura flessibile, acquistabile anche su Amazon a 39 dollari. Non tutti possono permettersi il Dog Bed firmato Philipp Plein, che costa più di mille dollari. E allora che fare per salvare il divano di casa? Su www.cat-on.it si può comprare un bel graffiatoio, in robusto cartone ondulato, che ben si adatta al divano nelle forme e nei colori. L’ argomento è molto discusso sui blog e sui forum e in tanti consigliano l’ alcantara per rivestire le poltrone: tessuto forse poco trendy, però resistente ai graffi e facile da liberare dai peli. Coperte e cuscini poi devono essere in tessuto rigido e Bpet ne propone alcuni dai colori vivaci e brillanti (tutto si compra sul sito www.bpet.it). Che sia cane o gatto, il posto vicino al divano è d’ obbligo. Sul sito www.cuccedasogno.com si trovano cucce e lettini d’ artista realizzati da Riccardo ed Elisa, dipinti a mano. Mangiare senza rovesciare la pappa è una questione di educazione e forse a poco possono servire le belle ciotole Alessi disegnate da Miriam Mirri. Però su dmail.it si trova Salvapavimento, un supporto che tiene ferme due ciotole e impedisce così che si sprechi il cibo. Ci vuol fantasia, certo. Se poi il padrone è particolarmente ironico, il disegnatore Marco Morosini ha inventato delle cucce trasparenti con un piccolo trono dove far sedere il re di casa e il designer Judson Beaumont ha ideato una cuccia-camper, in fibra di vetro e alluminio. Il prezzo? Diciamo che la trattativa è riservata.
Roberta Scorranese