Madela Canepa, Il Sole 24 Ore 20/11/2010, 20 novembre 2010
LA MONTAGNA OLTRE LO SCI
La stagione sciistica promette bene. Grazie alle nevicate anticipate, molte località come Bormio, Solda, Madesimo, Cervinia o Cortina, hanno già aperto le piste. Un elemento che può avere influito sulla propensione degli italiani alla vacanza sugli sci per Natale, nonostante le allettanti proposte delle mete esotiche al caldo.
Gli operatori immobiliari confermano che le prenotazioni di abitazioni per le prossime feste sono a buon punto, complice probabilmente una minore disponibilità economica che penalizza gli hotel. «L’interesse – fa sapere Flavia Maria Coccia, direttore operativo di Ismart – si concentra sulle destinazioni ricche di servizi, o, in alternativa, su quelle specializzate. Il generico concetto di montagna per tutti i gusti ha fatto il suo tempo. Ora attirano le località che sanno definire meglio il proprio profilo e quindi il tipo di utente». Del resto, pare che lo sci alpino fatichi a mantenere la sua quota di mercato, talmente lo insidiano le nuove specialità e soprattutto il freestyle e lo snowboard, ma anche le ciaspole, il golf sulla neve, il night ski, il winter trekking e lo ski safari.
Una lettura che trova riscontro nei dati elaborati da Scenari immobiliari: le località con canoni più alti e che hanno dimostrato una buona tenuta nella crisi, Cortina, Courmayeur, Cervinia, restano quelle che nel tempo hanno creato un vero e proprio prodotto, sfaccettato, ricco di servizi: caroselli sciistici illimitati, tracciati per ogni specialità e illuminazione notturna, asilo sulla neve, mobilità facilitata, possibilità di shopping, ristoranti di tendenza.
Oppure sono quelle che hanno sommato lo sport ad altro: il wellness o l’enogastronomia d’eccellenza, come è accaduto in molte località delle Dolomiti dove, da tempo, gli chef stellati spopolano nei ristoranti delle baite. Servizi che però hanno un costo. A Ortisei, Corvara, San Candido la locazione di un appartamento per quattro a Natale si attesta fra i mille e i 2mila euro. E il clima non cambia in Trentino, dove, fa sapere Severino Rigotti, presidente di Fimaa, anche per questa stagione natalizia la domanda supererà di gran lunga l’offerta, soprattutto a Madonna di Campiglio, San Martino di Castrozza, Andalo, Canazei, con prezzi in linea. «Valori dimezzati – informa Rigotti – contraddistinguono zone emergenti come il Tesino e la Valsugana Lagorai».
In Valle d’Aosta, alcune località in cerca di rilancio puntano sul dualismo "sci più terme", come in Lombardia ha fatto Bormio: «Seleziono solo abitazioni di ottimo standard – fa sapere Sandro Collura dello Studio omonimo – con canoni che arrivano a 1.500 euro in alta stagione, e fatico a trovarne. Per altro ho una grande richiesta per i 15 giorni delle vacanze natalizie».
Nel corso dell’inverno Cervinia lancerà lo "slow ski" grazie a una discesa panoramica ai piedi del Cervino, dotata di aree di sosta con panchine, sculture in legno e punti curiosi, come la "curva dell’eco", tutte occasioni per spezzare la discesa. «Cervinia piace, molto agli stranieri, per la sua precisa identità – spiega Roberto Nale, titolare dell’agenzia La Tour –. Molti investono per utilizzare la casa in alcuni periodi e cederla in altri ripagando i costi di gestione». A Courmayeur, al contrario, le case in affitto sono più rare e care: qui, secondo Scenari immobiliari, il canone mensile medio in alta stagione si attesta sui 2.200 euro contro i 1.400 di Cervinia. La specializzazione si riscontra anche in Alto Adige e con sport non solo invernali, nell’ottica della destagionalizzazione. Anche qui i canoni dell’alta stagione non si allontanano da 1.000-1.400 euro.
Per risparmiare si punta alle piccole stazioni, che ripagano l’assenza di estesi caroselli sciistici con atmosfere riposanti, minor affollamento e prezzi competitivi.