Antonello De Nicola, Il Messaggero 20/11/2010, 20 novembre 2010
MUSEI VIRTUALI IN 3D E MISSIONE UNESCO ALLA BORSA DEL TURSIMO
Un caschetto ed un paio di occhiali tridimensionali per visitare la Dublino medievale, partecipare alla Battaglia delle Termopoli ed entrare nella Casa del Fauno a Pompei. Il museo virtuale, nato dal progetto “Archeovirtual” presentato nel corso della tredicesima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, permette ai visitatori di interagire con le immagini attraverso le tecnologie più innovative. Una soluzione che in futuro potrebbe “salvare” alcuni siti culturali a rischio crollo, come accaduto recentemente alla Domus dei gladiatori a Pompei. «L’Unesco invierà a Pompei una delegazione per monitorare lo stato di conservazione del sito archeologico - spiega Mounir Bouchenaki, direttore generale di Iccrom, costola dell’Unesco - e per individuare altre criticità. Il nostro obiettivo è di prevenire ulteriori crolli».
Un esempio di recupero digitale è il Museo nazionale dell’Iraq, accessibile solo grazie ad una ricostruzione realizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche per il Ministero degli affari esteri. Il sito, da oggi disponibile anche in lingua araba, conduce i turisti all’interno del museo virtuale. Un passaggio non di poco conto, se si considera che il Museo dell’Iraq è in gran parte inagibile e non fruibile dagli stessi cittadini di Baghdad. «Avere a disposizione delle tecnologie innovative - a parlare è Maria Mautone, direttore del Dipartimento culturale del Cnr - è fondamentale per sviluppare una filiera del patrimonio culturale, a partire dalla conoscenza umanistica fino alla diagnostica, gestione e valorizzazione dei beni».
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