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 2010  novembre 20 Sabato calendario

Cellulare batte pc Parola di Facebook - Alla fine il telefono si è mangiato il computer. Le due piattaforme tecnologiche stanno convergendo da un paio di decenni, annettendosi l’una le funzioni dell’altra, ma quale delle due avrebbe finito con l’essere «più uguale», prevalente, non era scontato

Cellulare batte pc Parola di Facebook - Alla fine il telefono si è mangiato il computer. Le due piattaforme tecnologiche stanno convergendo da un paio di decenni, annettendosi l’una le funzioni dell’altra, ma quale delle due avrebbe finito con l’essere «più uguale», prevalente, non era scontato. Negli Anni 90 si fece un gran parlare di Umts, sigla allora popolarissima, ancorché declinata al futuro, in seguito poco usata ma vittoriosa nei fatti; in molti vaticinavano che il telefono portatile a banda larga sarebbe stato il mezzo migliore non solo per parlare, ma anche per navigare in Internet e accedere a dati e contenuti multimediali. Insomma si prevedeva che il cellulare si mangiasse le funzioni del pc. Anche il computer, per conto suo, ha provato ad annettersi la funzione del telefono, con applicazioni come Skype che già da molti anni permettono di fare telefonate davanti al video, e pure di vedere in faccia l’interlocutore; ma Skype e i programmi consimili sono rimasti circoscritti, mentre il telefonino è dilagato. Che cos’è questa, filosofia? Questione di opinioni? No, è il parere qualificato di Facebook, il più importante dei “social network” della Rete con mezzo miliardo di persone iscritte (per chi non fosse ancora entrato nell’epoca della connettività multimediale, i social network sono comunità costruite in Internet di cui si entra a far parte con foto, nome e profilo per cercarvi persone con cui conversare e condividere interessi). Il responsabile delle attività mobili di Facebook, Henri Moissinac, dice a Le Monde che «la connettività mobile ci interessa particolarmente perché i suoi utilizzatori consumano due volte più servizi» (rispetto a quelli che siedono davanti al computer). «Spediscono il doppio delle foto su Facebook, e passano molto più tempo sui loro profili. Se vogliamo raggiungere il miliardo di membri che è l’obiettivo di Mark Zuckerberg - il fondatore e patron di Facebook - è sulla telefonia mobile che bisogna andarli a cercare, anche perché in molti Paesi emergenti il cellulare è il primo mezzo di accesso a Internet». Della convergenza fra telefono e computer Facebook non è solo beneficiario passivo ma anche promotore attivo. Il numero uno dei social network moltiplica le attività in comune con i costruttori di telefonini per dotarli di funzioni che facilitino l’accesso a Facebook, per esempio che permettano di sincronizzare il carnet di indirizzi mobili con il profilo dell’utente. Applicazioni specifiche per facilitare la vita a chi vuole affacciarsi su Facebook sono presenti nel telefonino Android di Google e nel Palm di Hewlett-Packard, e in misura minore nell’i-Phone della Apple. Su un altro fronte, Facebook tratta anche con le compagnie telefoniche perché offrano ai clienti dei servizi cellulari pacchetti che comprendano l’accesso al suo social network. In certi Paesi come ad esempio la Turchia tutti gli operatori propongono la connessione mobile a Internet con l’accesso gratuito a Facebook. Questo conviene non solo a Facebook ma anche alle compagnie telefoniche, perché offre loro una maniera allettante per “iniziare” i clienti all’Internet mobile. Dopo che saranno stati catturati da Facebook probabilmente vorranno fare altre cose, che gli operatori saranno lieti di fornire. Un’altra esca di Facebook, e soprattutto di Facebook mobile, è fornire applicazioni gratuiteche agevolino i giochi sociali via Internet fra gli “amici” di Facebook. Ultima notazione: sul Mark Zuckerberg citato sopra, fondatore di Facebook, è ora in cartellone un film. Che di certo a breve termine potrà essere visto via Internet, in particolare via cellulare, e (c’è da scommetterci) con procedure agevolate su Facebook.