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 2010  novembre 20 Sabato calendario

Il cane eroe dell’Afghanistan soppresso per errore in canile - Target è una cagnetta randagia della provincia di Paktia, Afghanistan orientale

Il cane eroe dell’Afghanistan soppresso per errore in canile - Target è una cagnetta randagia della provincia di Paktia, Afghanistan orientale. Viene decorata con un «Hero Award» come cane dell’anno per aver sventato un attentato kamikaze. Ma il suo momento di gloria si trasforma in tragedia perché dopo l’inizio di una nuova vita in America, muore per un errore fatale. Il battesimo del fuoco per Target avviene lo scorso febbraio quando un terrorista imbottito di esplosivo entra nel compound militare di Dand Aw Patan dove si trova una pattuglia di militari americani. A impedire la strage è la reazione aggressiva della cagnetta e di altri due randagi: l’esplosione causa solo qualche ferito. A perdere la vita è invece uno degli eroi a quattro zampe, mentre Target e il suo compagno di strada, Rufus, subiscono diverse lesioni. Vengono così trasferiti negli Stati Uniti per essere sottoposti alle cure necessarie, e successivamente adottati. Per la cagnetta l’arrivo negli States è un vero e proprio momento di gloria con tanto di onorificenze e passerelle nelle principali trasmissioni nazionali, in particolare lo show di Oprah Winfrey. Ad accoglierla nella propria casa di San Tan Valley, in Arizona, è il sergente medico Terry Young, che per primo le aveva prestato soccorso quella drammatica notte. Nonostante il calore della sua nuova famiglia per Target risulta complicato adattarsi alla tranquilla vita di città e spesso il cortile di casa appare troppo stretto per una cagnetta che ha vissuto scorrazzando tra gli altipiani di Paktia. Per questo non di rado Target salta la staccionata per una passeggiata senza guinzaglio e senza padrone. Ed è proprio questa voglia di libertà a risultarle fatale quando scambiata per un pericoloso randagio, le viene praticata la procedura Pts, «Put to sleep», prevista dalle leggi dello Stato. Così la vita dell’eroina a quattro zampe viene interrotta da un’iniezione letale somministrata per sbaglio. «Mio figlio di quattro anni non faceva altro che ripetermi di riportare Target a casa, di levarle il veleno dal corpo, la sua vocina spezzata mi stava togliendo il respiro», racconta il sergente Young il quale spiega che tutto è avvenuto per un tragico errore. Target si allontana da casa venerdì scorso, e mentre si trova per strada con altri cani viene intercettata da un operatore della Contea di Pinal, e quindi trasportata nel centro di accoglienza per animali di Florence dove è trattenuta come tutti gli altri randagi. Non ha targhette al collo, nè microchip, e la sua foto viene pubblicata sul sito Internet del rifugio per animali, nella speranza che il padrone la riconosca. Il sergente la vede e avvia online la procedura prevista con tanto di pagamento di commissioni per riprendersi la custodia. Ma il militare attende il lunedì prima di andare a riprendersi Target perchè pensa che durante il fine settimana il ricovero per cani è chiuso. Un’esitazione che risulta fatale, visto che il lunedì mattina arriva per Target l’iniezione letale, che però era destinata ad un altro cane, un randagio pericoloso, a cui secondo gli esperti, doveva essere praticata la «Pts». L’impiegato del canile sbaglia a consultare la lista e così sotto l’effetto letale del veleno finisce l’eroina dell’Afghanistan. «E’ un fatto inaccettabile», dice Ruth Stalter, responsabile della Contea per la tutela degli animali: «Nessuno può subire un danno del genere perché non sono state seguite le procedure in maniera opportuna». Le autorità locali hanno avviato un’indagine, mentre la pagina di Facebook di Target è stata sommersa di messaggi di cordoglio e solidarietà. Ricordando quei giorni difficili in Afghanistan, il sergente Young spiega che erano proprio le condizioni dure in trincea a rendere così stretto il legame con i randagi. Così il 3 dicembre i reduci, e non solo, terranno a San Tan Valley una veglia con fiaccolata in onore di Target, la cagnetta che ha fermato la follia omicida di un kamikaze, l’eroina a quattro zampe sopravvissuta agli altipiani di Paktia e caduta per un fatale errore nella civilissima America.