Glauco Maggi, La Stampa 19/11/2010; Claudio Gatti, il Sole 24 Ore 19/11/2010, 19 novembre 2010
Su 286 capi d’accusa, Ahmed Khalfan Ghailani, 36enne tanzaniano accusato di aver partecipato al duplice attacco terroristico del ’98 contro le ambasciate Usa in Kenia e Tanzania (224 vittime, 12 statunitensi), è stato incriminato solo per associazione a delinquere per distruzione di beni americani con esplosivi
Su 286 capi d’accusa, Ahmed Khalfan Ghailani, 36enne tanzaniano accusato di aver partecipato al duplice attacco terroristico del ’98 contro le ambasciate Usa in Kenia e Tanzania (224 vittime, 12 statunitensi), è stato incriminato solo per associazione a delinquere per distruzione di beni americani con esplosivi. Assolto invece per tutti gli altri 285 capi d’imputazione, le prove a suo carico erano inutilizzabili (confessioni ottenute dall’Fbi senza le garanzie di legge). Ahmed è il primo detenuto di Guantanamo condannato da un tribunale civile. La Corte federale di New York esprimerà il verdetto a gennaio e la pena va da un minimo di 20 anni all’ergastolo. L’esito del processo ha suscitato molte critiche, soprattutto dai conservatori, convinti che gli accusati di terrorismo debbano essere provessati da tribunali militari e non civili.