Enrico Marro, Corriere della Sera 19/11/2010, 19 novembre 2010
SE L’AZIENDA MISURA LO STRESS DA LAVORO
Carichi e ritmi di lavoro, orario e turni, frequenza delle lamentele dei lavoratori, conflitti tra colleghi e perfino i percorsi di carriera. Sono alcuni dei fattori di stress che dovranno essere valutati in ogni luogo di lavoro, pubblico e privato, piccolo o grande che sia, per mettere in atto, dove necessario, misure per eliminare o ridurre al massimo lo stress. Questo prevede la circolare firmata ieri dal ministero del Lavoro in attuazione del Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro. Come poi il dettagliato «percorso» indicato nel documento verrà concretamente applicato (a partire dal prossimo 31 dicembre, dice il testo) è tutto da vedere, anche se è facile prevedere che su una materia così sensibile e comunque discrezionale potrebbero nascere non pochi conflitti tra aziende e lavoratori, magari fonte a loro volta di stress. È giusto considerare anche lo stress come un fattore di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Ma è complicato pensare che in questa materia la soluzione consista nella individuazione di «indicatori oggettivi e verificabili», come dice la circolare.
Enrico Marro