WEI GU, La Stampa 18/11/2010, pagina 35, 18 novembre 2010
La Cina prova a bloccare il caro-prezzi degli alimenti ma la Storia rema contro - Preoccupati per i più forti aumenti dei prezzi in più di due anni, i governi locali cinesi hanno pensato bene di fissare dei limiti massimi di prezzo per alcuni ortaggi per controllare l’inflazione
La Cina prova a bloccare il caro-prezzi degli alimenti ma la Storia rema contro - Preoccupati per i più forti aumenti dei prezzi in più di due anni, i governi locali cinesi hanno pensato bene di fissare dei limiti massimi di prezzo per alcuni ortaggi per controllare l’inflazione. Ma in Cina la politica dei prezzi controllati ha una storia infelice. Tali misure possono incoraggiare l’accaparramento del cibo, scoraggiare la produzione e creare carenze. Non c’è da stupirsi che l’indice di riferimento di Shanghai abbia perso il 4% quando, il 16 novembre, si è diffusa questa intenzione. I prezzi degli alimentari e quelli immobiliari sono in movimento. Nel mese di ottobre i prezzi al consumo erano del 4,4% più elevati rispetto a un anno prima, a causa principalmente degli alimentari che rappresentano un terzo del paniere dei beni calcolati. Pechino aveva già aumentato i tassi di interesse per la prima volta in due anni e aveva bloccato altro denaro aumentando i requisiti di riserva delle banche, ma con risultati poco visibili. La politica dei prezzi controllati era abbastanza facile da gestire in un’economia pianificata. Ma ora la Cina ha decine di milioni di supermercati privati e operatori di mercato. Controllare i prezzi sugli scaffali non è come controllare il prezzo del petrolio che dipende solo da due aziende di raffinazione statali. I dettaglianti cercheranno il modo di proteggere i loro profitti: quando la Cina ha limitato i prezzi della pasta istantanea nel 2008, i produttori non hanno fatto altro che produrre pacchetti più piccoli. I salari minimi sono aumentati del 30% in Cina nel 2010, naturale conseguenza della maggiore ricchezza della Cina. I prezzi globali del greggio sono raddoppiati dal loro punto di svolta durante la crisi finanziaria. Le politiche monetarie accomodanti dei governi occidentali hanno contribuito a far salire il prezzo dei beni commerciati globalmente. Fissare un limite massimo dei prezzi non risolverà il problema ma potrebbe rafforzare la sensazione che Pechino stia evitando strette più decise.