Emanuela Meucci, Libero 16/11/2010, 16 novembre 2010
IL LIBRO DELLE TUE NOZZE COSTA 1500 EURO
«Mio marito me lo dice sempre: per te, il matrimonio è una vocazione». A parlare è Heidi Busetti, 35 anni, professione “wedding reporter”. Sposata proprio con un fotografo di matrimoni, dopo anni passati a lavorare come giornalista per diverse testate specializzate in questo settore, ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura e di mettere la sua penna al servizio degli sposi. «Per scrivere un articolo su un matrimonio, di solito mi facevo descrivere la cerimonia per telefono dalla sposa. Così mi sono detta: perché non partecipare di persona e realizzare dei veri e propri reportage?».
Dopo due anni di proposte cadute nel vuoto, oggi l’idea di Heidi è diventata realtà, e la casa editrice Arpanet ha da poco pubblicato “Un matrimonio incantato” (pp. 88, euro 8), in cui l’autrice racconta un matrimonio ispirato al tema del bosco. «Tutti i dettagli della cerimonia sono veri, ma questo libro non mi è stato commissionato. È una sorta di biglietto da visita per far capire a tutti in cosa consiste il mio lavoro», spiega Heidi. «Nel futuro, le cerimonie più belle a cui parteciperò si trasformeranno in veri romanzi venduti in libreria, pieni di spunti per organizzare il grande giorno. Realizzo anche reportage privati, racconti che rimangono solo agli sposi e che possono essere usati come bomboniere».
Heidi ci tiene a ricordare che lei è solo una “testimone”. Come scrive nel primo capitolo del libro: «Attenzione: non sono affatto una wedding planner. Io non organizzo, non coordino e non dispongo le tempistiche di questo giorno così unico. Semplicemente apro tutti i miei sensi e mi metto in ascolto, per trasformare il matrimonio in libro prezioso, un diario che raccolga tra le righe ogni dettaglio. (...)Il mondo degli sposi per un giorno solo, tutto radunato in una festa». Il costo medio è di 1500 euro, «perché dietro a ogni romanzo c’è almeno un mese di lavoro».
Come si deve comportare una wedding reporter per non essere troppo invadente? «Io incontro gli sposi prima della cerimonia, mi faccio raccontare la loro storia, e chiedo un po’ di informazioni su parenti e amici. In questo modo, evito di dover chiedere in continuazione “chi è questo”, “chi è quello”, “adesso cosa succede”, ma
poi mi faccio rapire dall’atmosfera. I matrimoni mi affascinano perché sono uno specchio del futuro. Se osservi bene, vedi già emergere le dinamiche della nuova famiglia che sta nascendo. Per esempio, la sposina sottomessa alla suocera arpia, o la sposa sicura di sé che comanda il marito. A questo si aggiunge il lato estetico, visto che i matrimoni ormai sono grandi feste studiate per lasciare gli invitati a bocca aperta». Anche in Italia, la figura del wedding planner, l’esperto che organizza il giorno della nozze, è sempre più diffusa. E sul satellite è appena arrivato Wedding Tv, un canale televisivo tutto dedicato al giorno del sì. Ma come è cambiato il modo di concepire le nozze? «Oggi il matrimonio è diventato più un evento che la celebrazione dell’unione fra due persone. È sempre più importante l’eleganza degli allestimenti, la disposizione dei fiori, l’accostamento dei colori e la scelta del tema dominante. Un approccio che dieci anni fa non era neanche preso in considerazione. Se prima ti facevi truccare dall’estetista sotto casa, adesso chiami il make-up artist. Nessuno vuole una festa semplice, con poche persone. Ho amici che non si sposano perché costa troppo, ma non accettano l’idea di sostituire un ricevimento da mille e una notte con una piccola cerimonia in Comune. Il rischio però è quello di perdere la dimensione del patto fra uomo e donna, ed è proprio per questo motivo che io trasformo questo giorno in un breve romanzo: per ricordare cosa è veramente importante».
«Fra circa un mese», conclude, «uscirà il secondo capitolo della serie, dove descriverò un matrimonio ispirato alle farfalle. E chissà, nel futuro mi potrei spostare anche all’estero, magari per raccontare “Un matrimonio parigino”»