FRAMMENTI, 16 novembre 2010
Tags : Roberto Fiore
FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FIORE
ROBERTO"
2010
Tutti maschi gli eletti del Pd nel Lazio e si pensi che la destra estrema, quella di Roberto Fiore, mai balzata alle cronache per la sua indole femminista, è stata bloccata dalla Corte di appello in questa corsa elettorale perché aveva messo in lista più donne che uomini, discriminando il genere maschile.
Fonte: Fosca Binker, Libero 1/4/2010.
Quattro candidate donne e tre candidati uomini oltre al capolista Roberto Fiore che però, in realtà, non poteva essere conteggiato in quanto capolista appunto. Quindi il cinquanta e cinquanta previsto dal «bilanciamento sessuale» non era stato rispettato. Fiore fuori per colpa delle signore. […] A nulla è servito il ricorso al Tar che Fiore ha presentato in un disperato tentativo di salvarsi dal suo paradosso personale. La sentenza ha decretato: «I provvedimenti impugnati hanno escluso che il candidato alla presidenza della Regione, ancorché capolista della lista regionale, possa essere computato ai fini del meccanismo della paritaria rappresentanza dei sessi». […] Fiore che si fa scalzare per eccesso di donne (nate e rimaste tali) è in realtà un atto di sano conservatorismo. Quasi un gesto di eroico machismo. Per quanto involontario. Tutto sta in come, adesso, gestirà la debacle. Speriamo non si comporti come un marito medio in una bega media di una famiglia media. Musi lunghi, quattro poltrone rinfacciate in eterno, silenzi in sede, sciopero delle prestazioni (politiche). Sparuti (per numero) maschi di Forza Nuova, alle vostre colleghe di partito, che siete stati fatti fuori, ditelo senza recriminazioni. Ditelo coi Fiore. […].
Fonte: Valeria Braghieri, il Giornale 12/3/2010.
Dino Latini che da sindaco di Osimo invitava il fondatore di Forza Nuova Roberto Fiore e Udo Voigt segretario della formazione neonazista NPD negando la Piazza alle forze antifasciste e l’ingresso in consiglio comunale al rappresentante degli extra-comunitari.
Fonte: il Fatto Quotidiano 2/3/2010.
2009
[Presunto video hard di Fiore con la Mussolini]. Alessandra Mussolini e Roberto Fiore, che negano l´esistenza del video e annunciano querele a raffica, presto saranno convocati dalla procura di Roma per essere ascoltati. […] Oggi Stefano Fiore, avvocato e fratello di Roberto, presenterà una denuncia per diffamazione per gli articoli di alcuni quotidiani e uno strillo sul web circa una «incombente e prossima» diffusione del filmato. Il penalista che ieri mattina ha incontrato il pm Saviotti, ha spiegato che il rapporto sessuale tra la Mussolini e il leader di Forza Nuova «non c´è mai stato e che nella sede del movimento in via Cadlolo a Roma non ci sono circuiti televisivi interni: l´appartamento è di appena due stanze». L´avvocato Fiore parla di un «anno dal clima strano» per il fratello Roberto e per la Mussolini. Lui «ha trovato i computer svuotati, con le memorie annullate», e la deputata del Pdl «ha visto spesso persone davanti casa sua, un fatto che ha denunciato».
Fonte: Elsa Vinci, la Repubblica 1/12/2009.
Signor Cacciotti [il presunto possessore del video hard Mussolini-Fiore], mi legge la lettera inviata a Palazzo Chigi? «Gliela dico a memoria: ”Gentile dottore, è l’ennesima lettera che scrivo per informarla che sono in serie difficoltà economiche e che avrei bisogno di svolgere con tranquillità il mio lavoro; da oltre vent’anni sono un produttore televisivo e non sarei mai voluto scendere così in basso, le comunico che sono in possesso di un video con una nota politica della Pdl in atteggiamenti poco consoni con un europarlamentare e che il direttore di un famoso giornale mi ha offerto un milione di euro”». […] Ma era lei [la Mussolini] nel video? «Si, era lei». Pure Roberto Fiore? «Pure lui». A quando risale? «Alle regionali 2005».
Fonte: Massimo Martinelli, il Messaggero 1/12/2009.
L’indagato di cui si conosco solo le iniziali A.C., sarebbe un personaggio legato al movimento di Fiore. «Speravo che Silvio Berlusconi mi aiutasse - si è giustificato l’uomo durante l’interrogatorio - che mi desse dei soldi viste le mie difficoltà economiche, insomma che quel video l’interessasse. Non l’ho girato io, io sono soltanto l’intermediario». […] le immagini di «sesso esplicito» sarebbero state girate all’interno della sede di Forza Nuova. E sarebbero state registrate dal circuito interno di videosorveglianza. Una circostanza che Roberto Fiore ha decisamente negato. Insomma, nella sede del suo movimento non esiste un sistema di videosorveglianza. Fiore ha parlato di «bufala ridicola da fonte inattendibile».
Fonte: La stampa 30/11/2009.
[…] colui che sta contattando «diversi giornalisti» per vendere il filmato, anche «ad alcuni giornalisti Rai e agli ambienti ex An di Milano e Roma», sarebbe un «ex stretto collaboratore di Fiore, già responsabile della sua sicurezza».
Fonte: Gianni Pennacchi, il Giornale 27/11/2009.
Gli striscioni antigay e i manifesti, più noti, restano comunque quelli di Forza Nuova (l’organizzazione di estrema destra voluta da Roberto Fiore, ai tempi già fondatore di Terza Posizione con Giuseppe Dimitri – come vedete tutto torna e tutto s’intreccia – oggi adulato dai gio¬vani di Casa Pound). Il manifesto simbolo fatto stampare da Fiore è questo: «L’Italia ha bisogno di figli, non di omosessuali. No al Gay Pride».
Fonte: Fabrizio Roncone, Corriere della Sera, 03/09/09.
C’era da benedire l’apertura di una sede del partito, e così padre Tam, accanto al segretario nazionale forzanovista Roberto Fiore, non si è risparmiato [di fare il saluto romano] […].
Fonte: Repubblica.it 05/03/2009.
«Non va poi sottovalutata la presenza nelle formazioni di estrema destra di personaggi legati al mondo tradizionalista e lefebvriano» aggiunge Giuseppe Ferrari, segretario del Gris, il Gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa. Tra questi emerge il leader di Forza nuova, Roberto Fiore: europarlamentare, padre di 11 figli, Fiore ogni domenica è alla messa celebrata con il rito antico e può contare sull’amicizia dell’erudito sacerdote tradizionalista Curzio Nitoglia, autore di un recente volume sull’ebraismo dal titolo eloquente: Per padre il diavolo.
Fonte: Ignazio Ingrao, Panorama 12/2/2009.
2008
[Guido Pescosolido, preside di Lettere alla Sapienza, ha promosso un convegno sulle foibe ed è stato duramente contestato dagli studenti]. Tra i relatori appariva però il nome del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore. ”Ho chiesto ad alcuni colleghi se lo conoscessero, la maggior parte non sapeva chi fosse, non è un nome ancora segnato sui libri di storia...” [...]».
Fonte: Paolo Conti, ”Corriere della Sera” 30/5/2008.
Roberto Fiore non ha titoli né competenze per parlare delle foibe in una sede scientifica, sia essa a Roma o a Padova. Più in generale, Fiore non ha titoli per parlare di alcunché in una università, così del fascismo come delle particelle elementari. Se vuole frequentare l´università, si iscriva e prenda appunti. […] Ma torniamo all´onorevole europarlamentare Roberto Fiore il quale, come ha segnalato ieri Alessandra Longo su "Repubblica", vorrebbe ottenere a Padova quel che non ha ottenuto a Roma, vale a dire parlare di foibe in un´aula universitaria. La sua strategia, chiarissima, è quella di innescare lo scontro nei luoghi più frequentati dagli studenti dell´estrema sinistra, dai centri sociali, dai no global, dagli antagonisti. Ebbene, affrontare la biografia irregolare e romanzesca di Fiore significa viaggiare tra galera, processi, lunghe latitanze, funerali runici con coreografie a forma di freccia, cantautori venerati e maledetti, servizi segreti, ottimi affari economici, religione. Il risultato è questo piccolo leader politico che è amato dai militanti di Forza Nuova come solo furono amati negli anni Settanta alcuni piccoli leader dei gruppi dell´estrema sinistra. E si capisce subito che il suo album di famiglia è la destra degli anni di piombo, quella stessa di cui si è liberato il neosindaco di Roma Gianni Alemanno. C´è un libro, "Fascisteria", edito da Sperling e Kupfer che, sebbene scritto da un estremista di sinistra, grande amico di Scalzone, Ugo Maria Tassinari, prova a raccontare questa enorme galassia senza troppo cadere negli stereotipi e nei luoghi comuni giornalistici. Fiore, che è nato nel 1959, ancora adolescente rimase orfano del papà ex repubblichino che a 13 anni gli aveva insegnato a memoria i 18 punti del manifesto di Verona. Poi da studente liceale al ”Lucrezio Caro´ di Roma era già un piccolo capo dei movimenti extraparlamentari di destra. Ha fondato "Terza Posizione" e, per sfuggire a una condanna, è scappato a Londra dove ha vissuto 18 anni. Nel 1998 è tornato in Italia grazie alla prescrizione della pena. Sposato con la figlia di un imprenditore spagnolo è diventato un abile e ricco uomo d´affari (agenzie di viaggi e servizi turistici), ha otto figli, è un ultracattolico tradizionalista, mette la politica al primo posto, si batte contro l´invasione degli immigrati, contro l´aborto e contro i diritti ai gay, odia «i traditori venduti di An» e vuole rifare il Msi con la fiamma tricolore... E basta leggere i suoi discorsi e dare un´occhiata ai volantini per sentire il rancore che cova, l´astio irrisolto del passato che torna come una furia cieca, come un dolore, come uno slogan cupo nelle curve degli stadi, nelle borgate, nelle periferie degradate, nelle università... In aperta contrapposizione alla destra che diventa risorsa democratica per il Paese, contro questa destra che si misura con l´amministrazione delle città, Fiore e i suoi militanti accusano nientemeno Maroni di "smaronare" – pensate! – a favore degli immigrati, minacciano contro Alemanno «una campagna di protesta quotidiana, trasversale e rumorosa», disprezzano Fini come un burocrate, sono antiamericani e antiisraeliani... E si capisce che le foibe sono il pretesto alla loro xenofobia, la metafora dell´Italia di oggi che starebbe diventando una grande foiba per gli italiani, dove gli infoibatori sarebbero gli immigrati che hanno occupato le nostre metropoli come le truppe nazionalcomuniste di Tito occuparono la Venezia Giulia. E come già fecero loro, anche gli immigrati ci stanno infoibando. Ed è inutile dirgli che le foibe, ormai dal 1992, quando vennero aperti gli archivi, sono state finalmente studiate senza più complessi e riguardi soprattutto dagli storici di sinistra e valgano per tutti i bellissimi libri di Raul Pupo e quello divulgativo di Gianni Oliva.
Fonte: Francesco Merlo, la Repubblica 5/6/2008, pagina 1.
[L’artista Graziano Cicchini, il tintore della Fontana di Trevi] Dopo aver rotto con Roberto Fiore, laeder di Forza nuova, aveva perso il suo centro di gravità.
Fonte: frammento 144413.
2007
[Storace abbandona An]. Roberto Fiore (Forza nuova) lo boccia: «Non è l’uomo nuovo ».
Fonte: Corriere della Sera 4/7/2007.
[Massimo Morsello] nel settembre del 1997, insieme a Roberto Fiore, fonda Forza Nuova, un movimento politico che mescola istanze moderne con l’eredità fascista e la tradizione cattolica. Se Fiore ne è il braccio operativo, lui ne rimane il vero padre spirituale e l’ideologo.
Fonte: frammento 104920.