Rinaldo Frignani, Corriere della Sera 14/11/2010, 14 novembre 2010
TARGHE OSCURABILI MADE IN CHINA
Il «giratarga» alla Diabolik, usato anche da «007» e poi dai «Soliti ignoti», è andato di moda fino a qualche anno fa. I trucchi anti-autovelox, come la lacca o il cd attaccato sul lunotto, si sono rivelati poco efficaci. E girare senza è comunque troppo rischioso. Così adesso dalla Cina sono arrivati i «copritarga» di ultima generazione. Non quelli adesivi o trasparenti, ideati per segnalare l’ appartenenza a un raduno di auto e moto o per ingannare i telelaser: si tratta invece di vere e proprie «tendine» che, in caso di necessità, possono essere abbassate e poi rialzate con un semplice clic di telecomando direttamente da chi guida. Un carico composto da decine di «copritarga» di questo genere, il primo arrivato in Italia, è stato sequestrato ieri dagli agenti della Polaria di Ciampino. Era appena arrivato in aereo dalla Cina, ordinato da un imprenditore napoletano che aveva pagato i congegni sei euro al pezzo. Un investimento di poche centinaia di euro che il destinatario della partita di «tendine» avrebbe potuto rivendere in poco tempo. L’ apparecchio è composto da un micromotore attivato con un telecomando: un clic e la paratia di plastica nera copre in pochi istanti entrambe le targhe, davanti e dietro. Un altro clic e le riscopre. In ogni confezione c’ erano due congegni con relativi portatarga, con tanto di centralina elettrica, telecomando ed istruzioni per il montaggio. Chi lo monta rischia una multa fino a 1.559 euro e il ritiro del libretto di circolazione. «Quello che preoccupa - spiegano gli investigatori della Polaria, guidati dal dirigente Rosario Testaiuti - è che oltre a ingannare gli autovelox e i sistemi tutor in autostrada, l’ apparecchio possa essere utilizzato da chi intende compiere reati più gravi e non essere identificato». «Ben pensato, ben costruito - aggiunge proprio il dirigente -, un apparecchio tecnologico tutt’ altro che rudimentale, degno di questi tempi. La segnalazione da parte della Dogana, che aveva espresso perplessità sul carico e un forte incremento dei controlli delle merci, hanno portato alla scoperta e al sequestro del materiale destinato a un negozio di autoricambi nella zona del napoletano. Dalle prime indagini abbiamo anche scoperto - conclude Testaiuti - un sito internet che sponsorizzava questo apparecchio e sul quale veniva venduto a 220 euro».
Rinaldo Frignani