(vi.p.), la Repubblica 14/11/2010, 14 novembre 2010
CASSA INTEGRAZIONE OLTRE 1 MILIARDO DI ORE E LE TREDICESIME RESTANO FERME AL 2009 - MILANO
Quota un miliardo. La Cassa integrazione guadagni ha superato il tetto di un miliardo di ore nei primi dieci mesi dell´anno, in aumento del 44,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La "cassa" riguarda tuttora e stabilmente 600 mila persone, gran parte delle quali (250.000 lavoratori, oltre il 40% del totale) metalmeccanici. La diminuzione complessiva del reddito supera i 3,9 miliardi di euro, pari a 6.750 euro a testa.
La Cgil, che ha reso noti i dati relativi alla cassa, ha sottolineato come il primato di un miliardo di ore di Cig sia stato raggiunto nonostante la lieve diminuzione (-2,3%) di ore registrata in ottobre rispetto al mese precedente. Non solo, continua a pesare come un macigno sul quadro occupazionale «la costante e inarrestabile» crescita della cassa integrazione in deroga (che abbraccia anche quelle imprese e quei lavoratori che non possono accedere alla Cig ordinaria o straordinaria, o che abbiano già esaurito quelle risorse): da gennaio ad ottobre questo strumento ha registrato un incremento del 295,9%, mentre solo nel mese scorso il monte ore di cassa in deroga è salito del 6,36%, per un totale di 34,3 milioni di ore.
A livello settoriale, hanno fatto registrare gli incrementi maggiori nel ricorso alla cassa in deroga i lavoratori del settore edile, anche se in assoluto il monte-ore più corposo è quello della piccola industria meccanica. A livello geografico invece l´area più interessata è la Lombardia, seguita dall´Emilia Romagna. Dati allarmanti per quanto riguarda la cassa in deroga, commenta la Cgil, «frutto di un allargamento ulteriore delle difficoltà del comparto manifatturiero». Per Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl «per adesso abbiamo l´energia sufficiente per reggere le centinaia di migliaia di lavoratori che si trovano in cassa integrazione, speriamo di reggere anche in seguito e che la crisi si esaurisca».
Proprio per i cassintegrati, la Cgia di Mestre ha avanzato la proposta di detassare completamente le tredicesime: un´iniziativa che porterebbe per chi è in "cassa" circa 350 euro in tasca, e che costerebbe per lo stato tra i 200 e i 250 milioni. Chi, invece, un posto di lavoro ce l´ha ancora, troverà tredicesime praticamente uguali a quelle dello scorso anno: in termini reali (al netto quindi dell´inflazione) secondo la Cgia di Mestre ci saranno solo 8 euro in più in busta per un operaio e 10 per un impiegato.