Roberta Mercuri, Novella 2000, n. 46, 18/11/2010, pp. 33-34, 18 novembre 2010
LE CRISI DI GOVERNO? TROPPI FACILI COSTUMI
I politici preferiscono le escort. Da sempre. Tanto che alcune di loro, grazie ai favori dei potenti di tutto il mondo e di tutte le epoche, sono diventate ricche, famose e influenti. Per esempio Veronica Franco, poetessa del Cinquecento, ebbe tra i suoi amanti-protettori il re di Francia Enrico III e prestò il volto a un ritratto del Tintoretto. Mentre nell’Ottocento l’irlandese Lola Montez fece perdere la testa a Ludwig I di Baviera (re dello Stato tedesco dal 1825 al 1848), che le donò un palazzo, la fece contessa, e le permise persino di influire sugli affari del suo piccolo regno.
Passando ai giorni nostri, negli anni ’60 diventò famosa in Inghilterra la squillo d’alto bordo
Christine Keeler che inguaiò il ministro della Guerra John Profumo: non solo il ministro era sposato con l’attrice Valerie Hobson, ma la escort faceva divertire al contempo, in piena paranoia politica da Guerra fredda, anche l’addetto diplomatico russo alla marina e funzionario del Kgb, Yevgeny Ivanov. Le conseguenze dello scandalo furono gravissime: Profumo dovette dare le dimissioni, la Keeler si fece nove mesi in prigione, il medico che gliel’aveva presentata si uccise. Nel luglio 2007, invece, l’attenzione era tutta per il senatore repubblicano David Vitter, che ammise di essere stato un affezionato cliente di un’agenzia che forniva avvenenti accompagnatrici, gestita da una misteriosa donna conosciuta come «la Signora di D.C.». L’anno dopo Eliot Spitzer, governatore dello Stato di New York, fu costretto a dimettersi quando venne fuori che s’intratteneva con un costosissimo giro di prostitute per Vip: in sei mesi aveva speso 15 mila dollari per sette incontri usando pure i fondi della campagna elettorale per pagare stanze da 400 dollari a notte.
In Inghilterra una delle escort più famose è stata Natalie Rowe, 45 anni, specializzata in pratiche sadomaso, che nell’aprile 2009 rivelò di aver avuto tra i suoi clienti quattro importanti membri dei Tory. Tutti, a letto, adoravano essere picchiati e schiavizzati: «Li facevo abbaiare come cani e chiedere pietà». Alla Rowe, per la pubblicazione dei suoi diari, è stato offerto un contratto da un milione di sterline. Non sempre però la notorietà si accompagna ai soldi e al successo. Per esempio in Italia Terry De Nicolò, ribattezzata «la prima escort bipartisan della Seconda Repubblica» perché l’imprenditore Gianpi Tarantini, a partire dall’estate 2008, la offrì come benefit sia a Sandro Frisullo (uomo di D’Alema in Puglia) sia a Silvio Berlusconi, s’è sfogata col giornalista Luca Telese: «Io non ho commesso reati e sono marchiata a fuoco con la lettera scarlatta della riprovazione pubblica. Sgarbi mi ha detto: hai ottenuto solo sputtanamento. Sintesi perfetta. I miei non mi vogliono più vedere, si vergognano di me, forse. Molti amici mi hanno fatto il vuoto intorno. Per fortuna c’è il mio ragazzo. Lui se ne frega». S’è lamentata, con Vanity Fair anche Francesca Zenobi, diventata famosa come la "escort del caso Mele" perché il 28 luglio del 2007 finì in ospedale dopo una notte in un albergo a base di sesso e cocaina con l’ex deputato dell’Udc Cosimo Mele, all’epoca sposato e con la moglie incinta: «Io dopo quella storia sono stata massacrata, altre come Patrizia D’Addario e Noemi Letizia, per citarne alcune, sono diventate famose. Ora voglio giustizia e la mia onorabilità».