Marzia Amico, varie, 15 novembre 2010
L’ABBIGLIAMENTO SI COMPRA ONLINE, PER VOCE ARANCIO
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2007 tre milioni e mezzo di inglesi si sono messi al computer per fare acquisti sui siti delle catene d’abbigliamento che online avevano anticipato i saldi. Nelle stesse ore gli anglicani alla Messa di mezzanotte erano due milioni e mezzo.
Da gennaio a ottobre di quest’anno tre persone su dieci hanno speso su internet più di quanto avevano fatto in tutto il 2009 (sondaggio Idc su 1.500 consumatori in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia). A Natale in Europa le vendite online aumenteranno del 25,1% e rappresenteranno il 10,3% della spesa complessiva. In Italia gli acquisti in rete cresceranno del 19,7%.
Nei reparti ospedalieri americani si favorisce lo shopping online: aiuterebbe i pazienti nella guarigione distraendoli dal loro male. Molte strutture si stanno attrezzando con connessioni sul comodino e tv con canali tematici.
Sempre più persone si rifanno il guardaroba online. Tanti i motivi: in primo luogo, il tempo. I siti si possono consultare in ogni momento della giornata: vengono meno, in questo modo, i problemi legati all’orario di apertura dei negozi, che spesso coincide con il proprio turno di lavoro, e la necessità di raggiungere showroom distanti dal posto in cui ci si trova. Anche chi vive in un paese di provincia, lontano dalle griffe più prestigiose, potrà sfoggiare abiti all’ultima moda senza spostarsi. Chi pensa che l’acquisto di vestiti in rete sia soltanto un affare da donne si sbaglia. Un acquirente su tre è uomo. Gli italiani comprano soprattutto tra le 13.30 e le 14.30, gli americani dedicano agli acquisti sul web il momento dell’aperitivo o la sera, il 98% dei giapponesi naviga e spende di notte.
Scrive la blogger Chiara Ferragni sul suo The blonde salade: «Usciamo dalla convinzione che fare shopping online sia una fregatura, basta usare la testa. Per me lo shopping sulla rete è diventata una vera droga, non posso fare a meno di comprare da Asos, Topshop, Queen’s Wardrobe, Fashionology.nl ecc... Ci sono sempre più sicurezze per chi acquista, quali la possibilità di mandare indietro i capi se non vanno bene, la possibilità di usare paypal come metodo di pagamento (il più sicuro in assoluto), la possibilità di fare assicurazioni sul pacco e in alcuni casi anche di pagare in contrassegno alla consegna della merce. Devo ringraziare soprattutto eBay per alcuni degli acquisti che ho fatto durante gli anni, pagandoli quasi la metà del prezzo di negozio e anche per la possibilità che mi ha dato di vendere alcuni articoli che ormai non mi piacevano più. Le occasioni migliori trovate su eBay? Per me le borse vintage, la mia passione numero uno. Naturalmente bisogna stare molto attenti».
In Gran Bretagna piace così tanto acquistare online che i negozianti fanno fatica a tenere il passo: in cassa arriva a mancare il 12% del venduto. Un esempio su tutti è Zara, punto di forza della spagnola Inditex, che ha anche uno store online: tra le possibilità offerte al cliente c’è quella di ordinare, e pagare, online e di andare in negozio solo per ritirare i capi.
Gli store virtuali puntano sulla capacità di esaudire i desideri dei loro acquirenti, di offrire tutto e subito. Altri fanno leva sulla possibilità di avere oggetti esclusivi attraverso collezioni create per il web o sulla personalizzazione: sul sito Louis Vuitton, per esempio, si può scegliere tra diciassette combinazioni di colori per incidere le proprie iniziali sulla borsa acquistata. Altri ancora attirano i clienti abbinando un regalo all’acquisto nel negozio virtuale. La vera rivoluzione, però, è arrivata lo scorso settembre da Londra: pochi minuti dopo la sfilata di Burberry, su burberry.com si potevano ordinare gli abiti visti in passerella. Meno di due mesi, la metà rispetto alla tempistica del sistema, e si ricevevano a casa. Per chi non vuole rinunciare al famoso rapporto umano, o più semplicemente al consiglio di un esperto, ci sono siti, come Bottegaveneta.com, che mettono a disposizione dei clienti un personal shopper. Infine, molte griffe, Borbonese per esempio, offrono sul loro sito una sezione saldi: un bel vantaggio, considerando che nei negozi tradizionali gli sconti ci sono soltanto due volte l’anno.
Ecco i siti di alcune case di moda:
Armani.com raggruppa tutte le linee della griffe, le sfilate e le campagne pubblicitarie, e cambia aspetto a seconda della zona esplorata. Nello store virtuale si possono comprare capi e accessori uomo/donna delle linee Armani Collezioni, Emporio Armani, GABeauty e Emporio Armani. Acquistare è semplice: dopo aver selezionato il prodotto, scelto la taglia e la quantità, si procede con l’ordine. Al prezzo dell’articolo bisogna aggiungere il costo della spedizione. In caso di resa il cliente non paga niente.
«La boutique online è come un gioco, un modo divertente e immediato di fare shopping senza le limitazioni di tempo e spazio. D&G è da sempre libertà creativa: la rete è perfetta perché ha il nostro linguaggio e la nostra spontaneità, è immediata e diretta, e siamo sicuri che navigare nella nostra boutique sarà un viaggio unico che ci avvicinerà di più a questo universo estremamente dinamico» (Stefano Dolce & Domenico Gabbana).
Dolcegabbana.it nella parte dedicata all’e-commerce è gestito dal gruppo Yoox. Nello store online si possono comprare capi uomo/donna della collezione D&G in corso (non Dolce & Gabbana) e della collezione precedente al 50% di sconto.
Nel 2002 Gucci è stato il primo marchio del lusso a vendere online negli Stati Uniti. Tre anni dopo tutti i marchi del gruppo (Alexander McQueen, Sergio Rossi, Balenciaga ecc.) l’hanno seguito. Dal 30 agosto è online la nuova boutique digitale: di ogni articolo da uomo o da donna gli utenti possono consultare una scheda molto dettagliata e, se hanno bisogno di un consiglio, hanno a disposizione un personal shopper.
Su viviennewestwood.co.uk si trovano le collezioni maschili, femminili, gli accessori e gli oggetti disegnati dalla designer britannica. In occasione del lancio del sito i primi cento acquirenti virtuali hanno ricevuto in regalo una borraccia in alluminio realizzata dalla stilista in collaborazione col marchio Sigg. Fino al 7 novembre chi ordinava sul sito non pagava le spese di spedizione.
Su Moschino.com si possono comprare le collezioni donna Moschino, Moschino CheapandChic e Love Moschino da quaranta paesi diversi. Per ogni acquisto si riceve in regalo una chiavetta usb. Per quanto riguarda la spedizione, si può scegliere tra quella standard e quella express: in ogni caso tutto arriva a destinazione entro quattro giorni lavorativi.
Il nuovo sito Max Mara è online da settembre 2009. Non ha ancora una sezione e-shopping ma permette di acquistare il famoso 101801, il cappotto di lana e cachemire nato nel 1981 e simbolo Max Mara nel mondo. Tornato di gran moda quest’inverno, questo cappotto è stato prodotto in un’edizione speciale e si può comprare solo su internet. Una pagina dedicata alla scelta della taglia spiega come prendersi le misure senza errori. Una volta ordinato, il 101801, 1.200 euro, arriva a casa in venti giorni. Le spese di spedizione sono a carico dell’azienda.
La tendenza ad andare in rete non riguarda solo le griffe, moltissimi negozi hanno un sito con relativa sezione dedicata allo shopping online. Tra i più famosi: lenoirboutique.it, boutique di Cortina che vende Gucci, Balmain, Celine, Christian Louboutin e che offre spedizioni gratuite in tutta Italia; TizianaFausti.com, che ha anche una sezione outlet con sconti fino al 50% e una vintage; i milanesi CorsoComo10, Dantone e Antonioli; lindestore.com, sito dell’Inde de Palais di Bologna (qui le donne possono comprare Givenchy, Lanvin, Valentino, Tory Burch) e giglio.com, versione online della palermitana boutique Giglio, dove si trovano anche abiti per bambini.
Sul web le boutique virtuali più cliccate rimangono comunque yoox.com, luisaviaroma.com e Netaporter.com.
Yoox.com, boutique virtuale di moda e design, è nata nel 2000. Con un fatturato 2009 di 210 milioni di dollari, nel dicembre scorso è andata in borsa. In dieci anni Yoox è diventato un colosso del mercato online: nel 2009 ha spedito due milioni di pacchi nel mondo, tra gennaio e giugno 2010 hanno visitato le sue pagine in otto milioni. Oltre agli abiti per uomo, donna e bambino, su Yoox si trovano anche oggetti di design, libri e special edition. Nella sezione “promozioni” si acquista col 20% di sconto. Tra le sue clienti anche Scarlett Johansson, Kate Hudson, Kate Moss ecc.
Nel primo trimestre 2010, chiuso il 31 marzo, i ricavi netti di Yoox sono stati di 50,3 milioni di euro, il 43,4% in più dello stesso periodo del 2009.
Luisaviaroma.com, nato otto anni fa, conta più di un milione di visitatori al mese ed è uno dei più riconosciuti siti di e-commerce di alta moda in Europa. Dice Andrea Panconesi, proprietario del sito e dell’omonimo negozio fiorentino: «L’obiettivo è riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti, e sorprenderli. E da questo punto di vista, siamo sempre stati all’avanguardia». Proprio Panconesi ha avviato durante le sfilate primavera/estate 2010 un progetto unico al mondo: Buy it first, che permette di acquistare sia online sia in negozio gli abiti direttamente dalle sfilata. I buyer della boutique, dopo le passerelle, visitano gli showroom degli stilisti e individuano alcuni capi: immediatamente i clienti possono sceglierli e prenotarli sul sito.
Nel 2009 Luisaviaroma.com ha fatturato 15 milioni di euro a colpi di scontrini virtuali. Entro la fine dell’anno Panconesi crede che questa cifra sarà doppiata.
Il maggiore rivale europeo di Luisaviaroma.com è l’inglese Netaporter, che a giugno ha festeggiato il decimo compleanno. Due milioni di visite al mese, 500 sterline di spesa media per acquirente, il sito, che l’anno scorso ha ottenuto 120 milioni di sterline di ricavi, ad aprile è stato venduto per 350 milioni alla Richemont, terzo gruppo mondiale del lusso, proprietario di Cartier, Alfred Dunhill e Chloe. Nella sede della società, a Londra, ci sono diversi maxi-schermi sui quali si aggiornano continuamente gli acquisti. Lo schermo superiore mostra il prezzo di ogni ultimo ordine e i dati aggiornati delle vendite della giornata, in quello in basso è raffigurata una mappa del mondo che ruota per mostrare il punto di origine degli ultimi acquisti. Chi compra da New York o da Londra ha il proprio pacco in giornata, tutti i clienti ricevono i loro articoli in una scatola nera avvolta da un nastro di seta. Su Netaporter solo le donne possono fare shopping. Per gli uomini le prime proposte arriveranno dalle con le sfilate primavera/estate 2011. Gli stessi ideatori di Netaporter hanno da poco creato The Outnet, vetrina di abiti e accessori di oltre duecento brand della stagione precedente a prezzi scontati fino all’80%.
Rimangono alcuni marchi, Chanel in testa, che continuano a dirottare i clienti virtuali nelle boutique reali. «Il vero problema, però, non è scegliere tra internet e negozi tradizionali – dice Andrea Panconesi – la scommessa di domani sarà far combaciare i due ambiti, cercando di capire le rispettive peculiarità. E di avvicinare reale e virtuale fino quasi a farli coincidere».
«L’e-commerce? Ci credo e ci investo. Ma non sarà mai del tutto alternativo a quello tradizionale. Vuol mettere l’emozione di toccare una borsa di vero coccodrillo?» (Patrizio Di Marco, amministratore delegato Gucci).