Salvatore Taverna, Il Messaggero 15/11/2010, 15 novembre 2010
TOTTI & ILARY. SMS, BACIO... Nel febbraio del 2002, quando ufficialmente la coppia non esiste ancora, viene immortalato, da un fotografo d’assalto, un innocente bacino in tribuna
TOTTI & ILARY. SMS, BACIO... Nel febbraio del 2002, quando ufficialmente la coppia non esiste ancora, viene immortalato, da un fotografo d’assalto, un innocente bacino in tribuna. Dunque Francesco Totti frequenta Ilary Blasi. La simpatica ragazza però ha un difetto: è laziale e da pischella stravedeva (calcisticamente parlando) per quel piccoletto di Beppe Signori. Al tempo dei loro primi “incontri” lei si presentava così ai giornalisti, garbata e graziosa: «Adoro i film con Julia Roberts e spero di rimanere ancora per un anno a Passaparola. A Milano mi mancano i raggi solari della Città Eterna e poi i barconi che dondolano lentamente sul Tevere, piazza del Popolo, la stupenda piazza di Spagna con la scalinata di Trinità de’ Monti rallegrata dalle azalee». Cara Letterina, si dice sempre così, è comodo, semplice, per niente irritante per il personaggio famoso, ma qual è la verità? «Una cosa è certa», s’impone lei, «la privacy è sacra e non ho voglia di farmi pubblicità alle spalle degli altri. E poi, se devo essere sincera, non vedo Francesco come un calciatore ma come un bel ragazzo e basta». Parole sante, è proprio un bel fustone. Attenzione. Il “vecchio” cronista (io, io, io!) non molla: «Quando ha visto la sua foto con Tottigò, si è sentita tanata?». La futura Pupona sorride ed esibisce il suo famoso sguardo da ragazza apparentemente fuori dal mondo: «Che male c’è. In fondo è una cosa bella». Appresa la notizia, le ammiratrici del Capitano vanno fuori di testa: Cintia, Domenica, Germana, Paola sono imbufalite: «Ma questa che vole? Totti è di tutte voi». «È arrivata fresca fresca e ce lo vole porta’ via». «’Sta befanetta se poteva mette co’ ’n artro, proprio Francesco doveva acchiappa’?». «No. Non è possibile... È un rapimento!». Dramma. Diluvio di lacrime femminili nel cuore pulsante della città giallorossa. Le fan soffrono e si disperano, non riescono ad accettare un nuovo possibile amore del Capitano. E poi con una laziale... un vero sacrilegio. Il primo (vero) bacio 10 marzo 2002, stadio Olimpico, derby. Il campione giallorosso infila una cucchiaiata spettacolare al portiere della Lazio Angelo Peruzzi. Vittoria della Roma 5-1. In tribuna, tra la folla in adorazione, le tre sorelline Silvia, Ilary e Melory. Il Capitano, il combattente perpetuo, alza con un gesto veloce la maglietta giallorossa e sotto, su quella bianca della salute, c’è scritto «6 unica». La folla va in delirio ed esplodono cori, ola e applausi. Popolo romanista alla riscossa: «Totti ha dedicato er gol der quasi cappotto alla maja della Roma. È veramente unico». Ma i giallorossi si illudono.... c’è un malinteso. Lassù, tra le sorelline, qualcuno sa e informa l’interessata. A quel punto, la futura Regina di Roma diventa rossa come un peperone. Ilary, di padre, madre e sorelle laziali, prova un piacere infinito perché il tributo di Francesco, del Gladiatore che ha sconfitto l’avversario stracittadino, è tutto per lei! Da lì Francesco, cotto e stracotto allo spiedo, inizia a tempestarla di messaggini: «Come te non c’è nessuna». Oppure: «Sei grande grande grande». Ilary risponde: «Ma come sei carino» e «Sei proprio dolce». Macho e giocherellone lui, tenera e zuccherosa lei. Il fuocherello sta per diventare incendio. Il primo incontro, in un disco-pub. La nostra bella era nervosissima, gli avevano “solato”, come dicono nella Città Eterna, il telefonino. Poi, tra una carezza e un sorriso, è arrivato il momento del primo bacio... Mentre Francesco guida allegramente, Ilary gli fa: «Se vai pianino ti do un bacio». A Tottigò gli si annebbia la vista. Rallenta di botto, col rischio di essere tamponato. «France’, stai attento!», cinguetta lei, «per poco non ci schiacciano». Francesco si affida alla sua spontaneità: «Me so’ emozionato». Pochi metri, lui accosta e parte il primo lungo, infinito bacio. Signore e signori, ragazze e ragazzi, è il trionfo dell’amore vero. In sintesi: botto evitato per miracolo. Una scena che passerà alla storia. L’unione vera, sensuale, tra i due? Quattro giorni dopo a casa dell’ottavo re di Roma. «Ho fatto la tripletta», racconta lui a Luca e Paolo de Le Iene, «e che tripletta, me pareva d’impazzi’ de felicità». Ilary manda subito un chiaro messaggio al Capitano: «Non sono abituata alle avventurette. Io sono una ragazza perbene. E se tu non fai sul serio chiudiamo la storia qui». Francesco, secondo il racconto dei pettegoloni, in un batter d’occhio si trasforma in Fantozzi: «Ma voi scherza’, pure io so’ ’n ragazzo serio».