Carlo Mercuri, Il Messaggero 13/11/2010, 13 novembre 2010
ETILOMETRO OBBLIGATORIO
Dalla mezzanotte di ieri è scattato l’obbligo per i gestori di bar, ristoranti e locali pubblici, di mettere a disposizione dei clienti il kit “fai-da-te” per la misurazione del tasso alcolico. Si tratta di uno strumento che si chiama “precursore”, ed è una sorta di minietilometro. Ce ne sono di due tipi: uno chimico usa-e-getta e uno elettronico, più simile a un etilometro vero e proprio. Verso quest’ultimo tipo si stanno prevalentemente indirizzando i gestori di bar e ristoranti: costa circa sessanta euro ma ha una capacità di fare migliaia di test. Inoltre, il precursore chimico ha una possibilità di errore del 10 per cento.
Accanto a questi strumenti, i gestori di bar e ristoranti dovranno esporre in triplice copia (all’ingresso, all’uscita e all’interno del locale) due tabelle: una raffigura i livelli di alcolemia raggiungibili dopo l’assunzione di una bevanda alcolica; l’altra descrive i principali sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica. Come dire, un’informazione puntuale su quello a cui si va incontro nel caso si alzasse troppo il gomito.
Tabelle e precursori, dice la Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, «consentono al cliente di affrontare più serenamente la guida e di evitare, in caso di fermo da parte delle Forze dell’Ordine, di incorrere nelle sanzioni previste per la guida in stato d’ebbrezza». Il limite di legge da non superare è di 0,5 grammi di tasso alcolemico. Il valore di 0,5 corrisponde a 3-4 bicchieri di vino per una donna di 60 chili a stomaco pieno e a poco meno di mezzo litro per un uomo di 80 chili, sempre a stomaco pieno. E’ il caso di ricordare che il nuovo Codice della strada prevede il tasso zero di alcol nel sangue per due categorie di conducenti: i neo-patentati e gli autisti professionisti. Le sanzioni prevedono la confisca dell’auto per il consumatore che supera il livello 1,5 di alcolemia.
Tuttavia, nonostante che le 103 associazioni territoriali della Fipe abbiano messo a disposizione le tabelle da affiggere per tutti gli associati, pare che non tutti i locali italiani siano riusciti a mettersi in regola e a dotarsi per tempo dei precursori. A Roma, per esempio, da Campo de’ Fiori a San Lorenzo, cioè nelle zone principali della vita notturna, la grande maggioranza dei locali è ancora sprovvisto del kit. Anche Milano è in alto mare, mentre vanno meglio le cose al Sud. A Palermo i gestori di pub e ristoranti assicurano che «è tutto sotto controllo» e pure a Napoli si dicono in regola: «La Campania è pronta - afferma il presidente della Fipe napoletana, Salvatore Trinchillo - Credo che in una settimana sarà tutto a regime».
Intanto le campagne per la sicurezza stradale non si fermano. L’Ania, già protagonista di molti episodi di “sensibilizzazione” in materia, coinvolgerà stavolta perfino il mondo del calcio. Oggi e domani, infatti, sui maxischermi luminosi dei campi di Torino (Juventus-Roma) e di Roma (Lazio-Napoli) compariranno i portieri di Juve e Lazio, Gianluigi Buffon e Fernando Muslera, in due spot contro la distrazione al volante. «Di fronte a tanti incidenti stradali - hanno commentato i due calciatori - non potevamo restare in panchina. Ci sono distrazioni che costano un gol, altre che possono costare una vita. Per questo a chi è in automobile diciamo: “Quando guidi, pensa a guidare”».