Glauco Maggi, La Stampa 15/11/2010, 15 novembre 2010
ANCHE I CRICETI HANNO IL LORO FACEBOOK
Era un’idea di nicchia, creare un luogo d’incontro tra gli universitari di Harvard, e alle nicchie ritorna. Nel viaggio, iniziato da quattro amici al campus nel 2004, Facebook si è espanso a social network globale. E 500 milioni di utenti dopo, con l’onore di censure in Cina e Iran, con il fondatore Mark Zuckenberg che per Forbes «vale» 6,9 miliardi, e con un film dedicato al suo successo e sbanca ai botteghini, i «replicanti» abbondano. Mirati, ognuno con un proprio target, vanno a caccia di pubblici di nicchia come erano gli studenti di Boston che si scambiavano notizie e gossip, e come loro vorrebbero volare dalla nicchia al mondo intero. Il sito Huffington Post ne ha scovati una ventina. E scorrendo la lista delle «specializzazioni» emerse si capisce che sono solo le pepite d’un filone di cui non si vede la fine. L’idea più maliziosa è forse quella del sito MyFreeImplant, «il mio impianto gratis»". Lo scopo è di mettere in contatto le donne che vogliono rifarsi il seno con uomini disposti a pagare l’operazione. Originale, anche se è stato criticato dalla Associazione inglese dei chirurghi plastici, perché non fornisce notizie adeguate e non incoraggia le interessate a farsi prima un serio esame medico. La fantasia nell’escogitare temi aggreganti si è scatenata dopo la spettacolare corsa di Facebook, e la caccia è aperta in territori finora inesplorati. Se era scontato, fino a ieri, che gli amanti degli animali domestici si potessero raccogliere nelle rispettive gabbie digitali dei Dogster (cani) e dei Catster (gatti), oggi c’è la comunità degli «Hamsterers», dove i fans dei criceti possono esprimere la loro affezione per i topini. Per i siti dei pesciolini d’acquario è solo questione di tempo, se già non esistono.
Un altro campo che è già piuttosto arato dai network di seconda generazione è quello del mistero e dell’aldilà, dove gli users danzano tra i sogni, la vita e la morte, il paradiso e gli avatar.
Mentre i «twitters dei sogni», raccolti in «Remcloud», si scambiano i frammenti rimasti nelle loro menti dal sonno della notte prima, e si interpretano vicendevolmente, Line for Heaven, la «linea per il paradiso», offre un approccio scherzoso alla più alta delle aspirazioni umane. Gli iscritti guadaganno punti «karma» basati sulle interazioni con gli altri, ed ogni sette giorni quello che ha raccolto di più viene premiato con il titolo di «angelo». Dal faceto al serio, chi non scherza con i santi ha a disposizione MyChurch. E’ un sito «ombrello» che raccoglie le chiese cristiane. Quelle che aderiscono pagano un obolo al network, e raccolgono i propri fedeli nella propria congregazione digitale. Spiritual Community è nata per dare un punto di incontro agli interessati al sovrannaturale, un’area attigua a quella di Repectance.com, dove chi entra ha l’opportunità di piangere i propri cari defunti. Gli utenti creano memoriali online. Più banale l’idea CafeMom, il sito delle mamme con tanto tempo libero e voglia di parlare di come allevare i figli e fare amicizia.
L’età è un riferimento forte in questi network. I baby boomers, per esempio, si ribellano su Eons, dove si ritrovano quelli che non vogliono mollare il lavoro anche se hanno l’età della pensione. E i teenager, d’altra parte, hanno il loro sito in WeeWorld, ma devono condividere la passione per gli Avatar. In pratica è il Facebook per gli alter ego. Puro svago in RedKaraoke, il karaoke senza andare al bar. Balli e canti a casa tua, e gli altri ti danno il voto. Di nicchia (ma nemmeno poi tanto) l’esibizionismo, il sito ha aficionados che spaziano dall’Asia all’America passando per l’Europa. Nicchia doc è quella di aSmall World, unPiccoloMondo. Modelle? Finanzieri? Reali europei? E’ a comunità ultradefinite, e orgogliose di stare nel loro circolo, che si rivolge questo sito veramente esclusivo.