La Stampa 14/11/2010, 14 novembre 2010
16 novembre - Martedì i capigruppo di Camera e Senato discuteranno delle mozioni di sfiducia (due, già presentata quella didel Pd, di prossima presentazione quella di An, Udc, Mpa) a Montecitorio e fiducia (una, del Pdl) a Palazzo Madama
16 novembre - Martedì i capigruppo di Camera e Senato discuteranno delle mozioni di sfiducia (due, già presentata quella didel Pd, di prossima presentazione quella di An, Udc, Mpa) a Montecitorio e fiducia (una, del Pdl) a Palazzo Madama. In teoria potrebbero essere discusse entro pochi giorni. In pratica è molto probabile che si attenda la conclusione dell’iter della legge Finanziaria, come raccomandato da Napolitano 18 novembre - Giovedì la Finanziaria passerà l’esame della Camera. Si tratta di un primo e non definitivo passo, per cui la sua eventuale approvazione non sposterà il calendario della politica. La data è però talmente ravvicinata da bloccare di fatto l’ipotesi del voto di sfiducia paventata in primo tempo dai rappresentanti dell’opposizione. Ma sarà una occasione per gli ex alleati di Berlusconi di far sentire la loro importanza numerica. 9 dicembre - In questa data la Finanziaria dovrebbe approdare al Senato e diventare legge con l’approvazione del secondo ramo del Parlamento, dove il Pdl è più forte. A questo punto si riapriranno i giochi e verranno messe in calendario le mozioni politiche destinate a confermare o mandare a casa il governo Berlusconi. Le votazioni decisive non dovrebbero comunque svolgersi in quella settimana, che va dal 6 al 13 dicembre 15 dicembre - E’ un mercoledì, e in quel giorno potrebbe svolgersi la votazione sulle mozioni. Proprio ieri il premier ha chiesto che il primo voto avvenga al Senato, ma sul calendario la partita è ancora tutta da giocare. Se il governo viene sfiduciato nei due rami, Berlusconi dovrà presentare le dimissioni. Se viene sfiduciato solo alla Camera in teorìa potrebbe chiederne lo scioglimento. In ogni caso la parola passerà al Capo dello Stato. E proprio sotto Natale