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 2010  novembre 12 Venerdì calendario

Dieci milioni di italiani non pagano tasse - Siamo un paese di poveracci. Forse magari non sono tutti poveracci

Dieci milioni di italiani non pagano tasse - Siamo un paese di poveracci. Forse magari non sono tutti poveracci. Forse molti un reddito ce l’hanno, ma poco cambia. Lo dicono i numeri del Dipartimento delle Politiche Fiscali del ministero dell’Economia, che ieri ha diffuso i dati delle dichiarazioni dei redditi 2009, che fotografano i redditi denunciati al Fisco nel 2008. Un’istantanea - comunque la si voglia interpretare, pensando alla condizione reale dell’Italia o piuttosto ai livelli di evasione fiscale - davvero deprimente. Addirittura 10,7 milioni di contribuenti, ovvero un italiano su tre, non hanno pagato un centesimo di Irpef. Su un totale di 31,1 milioni di soggetti Irpef, per l’appunto uno su tre è riuscito a risultare completamente esente dall’imposta sui redditi delle persone fisiche. O perché hanno denunciato talmente poco da finire nell’area di esenzione, oppure perché hanno utilizzato detrazioni fiscali tali da azzerare l’imposta lorda. Non si capisce molto bene come facciano questi quasi undici milioni di italiani a tirare avanti, visto che in media ciascuno di loro (per quel che valgono le medie) ha detto all’Erario di aver guadagnato in un anno la bellezza di 4.701 euro. Ma è tutto il paese che ha grossi, grossi problemi, si direbbe. Il 49,79% dei contribuenti italiani (20,8 milioni di soggetti) dichiara redditi Irpef inferiori a 15.000 euro l’anno, insomma per capirci quel che prende al lordo un operaio metalmeccanico non qualificato. Altri 17 milioni, ovvero il 40,61% dichiara redditi tra 15.000 e 35.000 euro. In totale, il 90,4% dei contribuenti dichiara meno di 35.000 euro, che è il reddito di un impiegato di medio livello. L’8,65% arriva a denunciare redditi medio-alti, tra 35.000 e 100.000 euro. E solo lo 0,95% osa dichiarare redditi maggiori di 100.000 euro. Evidentemente non potevano proprio farne a meno. E se consideriamo la distribuzione dell’imposta per classi di reddito complessivo, il 48% dell’imposta totale viene versato dai contribuenti che non superano i 35.000 euro dichiara il 48% dell’imposta totale, mentre il 13% dei contribuenti con redditi più alti paga il 52% dell’imposta. Fuor di metafora: l’evasione fiscale è a livelli inimmaginabili. Chi paga le tasse ne paga troppe, e insieme troppo poche per far quadrare i conti dello Stato o fornire servizi che in altri paesi europei sono «normali», come una scuola o un’assistenza degna di questo nome. Sono cose che si sanno. Andando a scrutare nei numeri, le 31 milioni di dichiarazioni rappresentano 58 milioni di italiani, di cui 42 milioni percepiscono un reddito; i familiari a carico sono invece 16,5 milioni di cui 4 milioni sono coniugi. La tipologia più diffusa è la famiglia monoreddito senza coniuge (54,3%), mentre le famiglie bi-reddito sono circa 10 milioni e quelle monoreddito con coniuge circa 4 milioni. Sono circa 506.000 i contribuenti che hanno adottato il nuovo regime dei contribuenti minimi, riservato agli esercenti attività di impresa o professionisti con ricavi non superiori ai 30.000 euro. I «minimi» hanno dichiarato un reddito medio di 8.840 euro, con un’imposta sostitutiva netta media di 1.770 euro: si tratta di persone che operano nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (circa 180.000 soggetti) seguito da quello del commercio (circa 63.000). Guardando i dati su base territoriale, la Lombardia ha il primato per il reddito complessivo medio (pari a 22.540 euro); all`estremo opposto troviamo la Calabria con 13.470 euro. In relazione all`imposta netta pagata, invece, il valore medio maggiore è quello del Lazio (5.740 euro), il più basso è quello della Basilicata (3.370 euro). Il reddito complessivo Irpef sale dell’1,3% (782,6 miliardi di euro) rispetto all’anno precedente, nonostante la flessione del Pil, e l`imposta netta dichiarata aumenta del 2,7% (146,2 miliardi di euro). In una parola, l’aliquota Irpef effettiva media che grava sui redditi degli italiani (tutti quanti) è del 18,7%. Fatevi i vostri conti, e verificate se l’Irpef vi preleva solo il 18,7%.