Giulio Di Feo, “La Gazzetta dello Sport” 12/11/2010, 12 novembre 2010
«Di solito si pensa che incida l’ultimo risultato. Invece no: a incidere è quanto fatto prima dell’ultimo risultato
«Di solito si pensa che incida l’ultimo risultato. Invece no: a incidere è quanto fatto prima dell’ultimo risultato. Un esempio: il sorriso di una moglie non è condizionato dalla faccia del marito quando apre la porta, ma dai comportamenti che ci sono stati in precedenza. Un allenatore, quindi, deve tendere a rifare le cose positive fatte in precedenza: è la settimana di lavoro che poi ti porta alla vittoria». (Lorenzo Varnavà, psicologo dello sport con un passato nell’Inter di Mancini)