varie, 12 novembre 2010
Luca Massari, 45 anni. Di Pavia, tassista da una vita a Milano, «brav’uomo che non avrebbe fatto male a una mosca», un mese fa, mentre guidava nel quartiere Corvetto, si trovò all’improvviso davanti alle ruote un cocker che vagava senza guinzaglio e nonostante la brusca frenata per evitarlo lo ammazzò
Luca Massari, 45 anni. Di Pavia, tassista da una vita a Milano, «brav’uomo che non avrebbe fatto male a una mosca», un mese fa, mentre guidava nel quartiere Corvetto, si trovò all’improvviso davanti alle ruote un cocker che vagava senza guinzaglio e nonostante la brusca frenata per evitarlo lo ammazzò. Allora Stefania Citterio, 28 anni, commessa, amica della padrona del cane, lo prese a parolacce e poi gli saltò addosso riempiendolo di calci e pugni. A darle manforte arrivò suo fratello Piero, 26 anni, e pure il fidanzato della padrona del cocker, un Morris Michael Ciavarella di anni 31 con qualche precedente per droga e aggressioni. I tre pestarono il tassista spappolandogli la milza, frantumandogli le costole, spaccandogli denti e ossa. Poi a un certo punto il Ciavarella gli sferrò una ginocchiata in faccia così violenta che il Masseri cadde in terra sbattendo la testa sul marciapiede. Ricoverato al Fatebenefratelli, è morto giovedì 11 novembre dopo trentuno giorni di coma. I tre aggressori, che dopo il pestaggio avevano minacciato tutti i testimoni e a un tizio che aveva parlato avevano pure bruciato la macchina, in galera da fine ottobre, rischiano ora l’ergastolo per omicidio volontario. Poco dopo l’una di domenica 10 ottobre in largo Caccia Dominioni, zona Corvetto-Rogoredo, a Milano.