varie, 12 novembre 2010
Mario Caruso, 60 anni. Di Trapani, lasciato anni fa dalla moglie a causa del suo carattere irascibile e violento, viveva con la compagna cieca e da qualche giorno ospitava in casa il figlio Carmelo, 31 anni, e la sua fidanzata milanese di anni 25
Mario Caruso, 60 anni. Di Trapani, lasciato anni fa dalla moglie a causa del suo carattere irascibile e violento, viveva con la compagna cieca e da qualche giorno ospitava in casa il figlio Carmelo, 31 anni, e la sua fidanzata milanese di anni 25. Questo Carmelo, alle spalle diversi precedenti per violenza e reati contro il patrimonio, affetto da disturbi psichici, domenica 7 novembre, colto da una crisi di nervi, fu ricoverato in osservazione nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Sant’Antonio Abate”. Il Caruso Mario, profittando della sua assenza, subito provò a palpare la fidanzata ma lei lo respinse disgustata e poi, quando Carmelo uscì dall’ospedale, gli raccontò tutto. Il ragazzo allora corse a casa del padre, lo insultò, e a un certo punto, impugnato prima un coltello, poi un paio di forbici, gli infilò le lame, trenta volte, in tutto il corpo. Quindi telefonò alla polizia: «Venite a prendermi, ho ucciso mio padre». Serata di mercoledì 10 novembre in un appartamento in viale Marche, nel rione Palme, a Trapani.