Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  novembre 12 Venerdì calendario

Mario Caruso, 60 anni. Di Trapani, lasciato anni fa dalla moglie a causa del suo carattere irascibile e violento, viveva con la compagna cieca e da qualche giorno ospitava in casa il figlio Carmelo, 31 anni, e la sua fidanzata milanese di anni 25

Mario Caruso, 60 anni. Di Trapani, lasciato anni fa dalla moglie a causa del suo carattere irascibile e violento, viveva con la compagna cieca e da qualche giorno ospitava in casa il figlio Carmelo, 31 anni, e la sua fidanzata milanese di anni 25. Questo Carmelo, alle spalle diversi precedenti per violenza e reati contro il patrimonio, affetto da disturbi psichici, domenica 7 novembre, colto da una crisi di nervi, fu ricoverato in osservazione nel reparto di psichiatria dell’ospedale “Sant’Antonio Abate”. Il Caruso Mario, profittando della sua assenza, subito provò a palpare la fidanzata ma lei lo respinse disgustata e poi, quando Carmelo uscì dall’ospedale, gli raccontò tutto. Il ragazzo allora corse a casa del padre, lo insultò, e a un certo punto, impugnato prima un coltello, poi un paio di forbici, gli infilò le lame, trenta volte, in tutto il corpo. Quindi telefonò alla polizia: «Venite a prendermi, ho ucciso mio padre». Serata di mercoledì 10 novembre in un appartamento in viale Marche, nel rione Palme, a Trapani.