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 2010  novembre 11 Giovedì calendario

FRAMMENTO DEI FRAMMENTI CHE RISPONDONO ALLA VOCE "FREDA

FRANCO"

2010
Franco Freda, il terrorista nero processato per la strage di piazza Fontana. Erano gli anni Settanta.
Fonte: Davide Milosa, il Fatto Quotidiano 4/11/2010

Piazza Fontana. Per il momento, dunque, la strage è ancora «a opera di ignoti». Ventura era stato indagato nel 1973 su iniziativa del giudice istruttore padovano Stiz e poi del suo collega milanese Gerardo D’Ambrosio, insieme al suo camerata Franco Freda, anche lui dirigente di Ordine Nuovo. Al termine di un percorso processuale lungo e accidentato, erano stati entrambi assolti. Stessa sorte per Pietro Valpreda, l’anarchico. Ma il nome di Freda e Ventura era riapparso negli atti d’indagine sul 12 dicembre. Il giudice istruttore Guido Salvini aveva riaperto l’inchiesta, incriminando come autori del massacro un gruppo di ordino­visti veneti guidati dal medico Carlo Maria Maggi. Freda e Ventura non vennero formalmente indagati in quanto già assolti in via definitiva: ma i capi d’imputazione contro Mag­gi e gli altri davano per scontato che avessero agito «in concorso con Freda Franco e Ventura Giovanni». Neanche l’inchiesta bis resse al vaglio dei processi: dopo gli ergastoli inflitti in primo grado, tutti gli imputati vennero assolti in appello e in Cassazione. Solo nei confronti di Freda e Ventura, che si erano ritrovati in un certo senso imputati per interposta persona e senza potersi in alcun modo difendere, la sentenza della Cassazione pronunciava una sorta di condanna virtuale. «Il giudizio circa la responsabilità di Freda e Ventura- si legge nelle motivazioni - in ordine alla strage di Piazza Fontana non può che essere uno: la risposta è positiva ».
Fonte: Luca Fazzo, il Giornale 5/8/2010, pagina 12

A fine anni Settanta, Barreca aveva dato ospitalità al neofascista Franco Freda, latitante. Questi gli aveva confidato non solo di avere avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana, ma anche di aver goduto di appoggi eccellenti: ”Freda mi parlò anche del coinvolgimento di un prefetto del ministero dell’Interno”, racconta Barreca, ”mi aveva precisato che era a capo dell’Ufficio affari riservati... In sostanza, mi disse che il D’Amato era un mandante, un responsabile morale della strage”.
Fonte: Gianni Barbacetto, il Fatto Quotidiano 29/5/2010

2009
Alla fine, tutti assolti [per Piazza Fontana]: tra gli altri, i neri Franco Freda (che era fuggito in Costa Rica durante il processo di Catanzaro) […].
Fonte: Dino Martirano, Corriere della sera 3/8/2009

PELLICCIARI Angela. Insegnante a Roma nel liceo Tito Lucrezio Caro, nel 2006 suscitò polemiche la sua decisione di far leggere agli studenti Conversazioni segrete di Hitler raccolte da Bormann, con prefazione di Franco Freda.
Fonte: SCH. 157224 (PELLICCIARI Angela)

2006
Nelle pagine di Segio si raccoglie qualche inedito. Il progetto di assassinare Franco Freda e Guido Giannettini in risposta alla strage di Bologna.
Fonte: La Repubblica 07/11/2006, Carlo Bonini

«[…] Anna K. Valerio, già esperta di testi erotici, ha scritto un pamphlet intitolato proprio Contro la Melissa P. , edito da AR di Franco Freda,
Fonte: SCH. 102672 (PANARELLO Melissa)

1999
Cronologia del 1993
12 Luglio - Franco Freda viene arrestato come leader del Fronte Nazionale con
l’accusa di ricostituzione del disciolto partito fascista.
4 Novembre - Concessi gli arresti domiciliari a Franco Freda, accusato di
ricostituzione del partito fascista relativa.
20 Dicembre - Il sostituto procuratore Ferdinando Pomarici emette un avviso di
garanzia contro Franco Freda per la strage di Via Palestro a Milano (27 luglio).
Secondo il magistrato, Freda avrebbe fatto rivelazioni ad un detenuto nel carcere di
Vicenza, raccontando particolari e retroscena della strage. Una pista questa che, però, si perderà nel nulla.
Fonte: L’Espresso del 18 novembre 1999 e archivio ANSA