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 2010  novembre 11 Giovedì calendario

DAI VIAGGI AI LIBRI PER 8 MILIONI DI ITALIANI LO SHOPPING È SUL WEB - ROMA

Amazon, il colosso delle vendite online da quasi 17 miliardi di euro l´anno, sta per sbarcare in Italia. Tanto per festeggiare i risultati dell´eCommerce nostrano, che quest´anno registra un bel 14 per cento in più rispetto al 2009. È quel che sostiene l´ultimo rapporto del Politecnico di Milano e di Netcomm, consorzio delle aziende di settore, presentato ieri.
Crescono dunque gli italiani che comprano sul Web, da sette a otto milioni. Online acquistano biglietti aerei e ferroviari, prenotano hotel, stipulano assicurazioni per auto e moto, si procurano capi di abbigliamento, computer, televisori. E cresce anche il giro d´affari dei siti italiani di eCommerce, che da cinque miliardi e settecento milioni di euro raggiunge i sei miliardi e mezzo superando per la prima volta l´uno per cento delle vendite dei negozi tradizionali. Tanto e poco allo stesso tempo.
Perché se è vero che il cinema, tanto per fare un esempio, vale cinque miliardi di euro, è altrettanto vero che rispetto ad altri Paesi siamo ancora indietro. In Inghilterra veleggiano sui 34 miliardi di euro, in Germania superano i 26, in Francia i 14. Eppure, per l´azienda fondata da Jeff Bezos, quel che sta succedendo in Italia è comunque un buon segno.
«Se arriva Amazon vuol dire che finalmente ci sono condizioni normative, logistiche e di mercato adeguate», spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. «La loro acquisizione il 7 ottobre di Buyvip, fra i cinque più grossi outlet online italiani, è stato il primo passo. Adesso si tratta solo di aspettare il cambio di nome in Amazon. it».
Potrà contare su un bacino di acquirenti sempre più vario oltre che più vasto. Anche se la parte del leone continua a farla la fascia di età fra i 40 e i 50 anni, chi compra sul Web nel 24 per cento dei casi ha più di 55 anni. I giovani invece, ed è un altro dato interessante, passano per i social network. Cominciando da Facebook, che è a tutti gli effetti una piattaforma commerciale e dove ormai moltissime aziende hanno aperto un profilo.
Stando a una ricerca della Contactlab di Milano, oltre la metà di chi ha comprato un biglietto aereo è passata da qui, in cerca di indicazioni e consigli per poi pubblicare al ritorno dalle vacanze foto e recensioni. «In pratica i contenuti degli utenti», continua Liscia, «stanno diventando parte del prodotto in vendita e del valore dell´azienda stessa».
Il bello, o il brutto secondo i punti di vista, è che stiamo solo all´inizio. Appena il 12 per cento della popolazione italiana ha acquistato qualcosa in Rete contro il 64 per cento dei danesi, il 66 degli inglesi e il 42 della media europea. «È ancora un mercato elitario il nostro», sottolinea Andrea Perego, responsabile scientifico del Politecnico di Milano. «E questo spiega in parte come mai a comprare siano soprattutto persone fra i 40 e i 50 anni residenti per lo più nei grandi centri urbani. La grande massa è tagliata fuori per la scarsità dell´offerta. Poter fare la spesa online ad esempio, e a prezzi convenienti, cambierebbe le cose. Ma è un servizio che solo realtà locali possono offrire e che in Italia non è praticamente disponibile».
Forse perché non è, al contrario di quel che si pensa, un settore semplice o dove si può improvvisare. Mettere in piedi una rete logistica efficiente che risponda in tempo reale a quel che arriva dal World Wide Web richiede esperienza. Il 73 per cento dell´eCommerce nazionale, non a caso, è in mano a sole 20 grandi aziende e il saldo commerciale negativo è aumentato, importiamo attraverso Internet molto più di quel che esportiamo. Che sia un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto lo lasciamo giudicare ad altri, di certo l´arrivo di Amazon significa che le prospettive di crescita sono rosee.