SEBASTIANO MESSINA, la Repubblica 11/11/2010, 11 novembre 2010
IL PADRE E LA RAGAZZA
Va bene il diritto di cronaca, va bene il diritto del telespettatore a cercare ogni dettaglio capace di soddisfare le sue curiosità più inconfessabili, va bene che ormai oggi la tv è diventata un´aula di giustizia in seduta permanente, però diciamo la verità: non se ne può più di questa attenzione morbosa per la storia torbida del cinico padre di famiglia e di quella povera ragazza. Non se ne può più di questo poveraccio che, vistosi scoperto, prima si rifugia dietro una bugia più grande di lui e poi ci tiene tutti incollati al televisore per sapere cos´è successo davvero, quel famoso giorno. Non se ne può più di questi giornalisti che inseguono testimoni, tirano fuori filmati dagli archivi, intervistano questa e quella e ogni volta ci raccontano la storia dal principio, indugiando sui dettagli più scabrosi. Non se ne può più del caso Berlusconi.