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 2010  novembre 11 Giovedì calendario

Spinelli Giampaolo

• Castelsantangelo sul Nera (Macerata) 20 novembre 1946. Spia. Ex agente Cia, braccio americano della “piattaforma spionistica” Telecom • «Nel 1993 era l’uomo della Cia a Mogadiscio e conosce i segreti della guerra contro i miliziani islamici (poi confluiti in Al Qaeda) che riuscirono ad abbattere un elicottero Usa. Ferito in quelle battaglie, immortalate nel film Black Hawk Down, è tornato a Roma sotto copertura. Lasciata nel ’98 la Cia, con cui ora è in causa, ha aperto un’agenzia investigativa con un socio italiano, Marco Bernardini, ex Sisde: l’aspirante pentito che ora lo indica come il cassiere occulto di presunti tangenti pagate tra Italia e Brasile dalla sicurezza Pirelli-Telecom [...] ha un curriculum da superspia [...] emigrato con padre e zio negli Stati Uniti, è entrato a 18 anni nella polizia di New York. Passato alla Cia, ha lavorato per vent’anni tra Italia, Spagna e Somalia. Secondo Bernardini, si è “congedato col grado di generale dopo aver lavorato alla Casa Bianca”. [...] Spinelli controlla un’omonima Global americana e secondo Bernardini il sistema funzionava così: “Inventavo rapporti di ‘risk analysis" su Paesi stranieri, che in realtà erano espedienti per costituire provviste di denaro per pagamenti a terzi. Questi incarichi apparenti servivano a dare soldi per lo più a Spinelli, per consegne a persone che io non conosco.... Spinelli prendeva accordi personalmente con Tavaroli e Iezzi”, ad esempio per spiare De Benedetti. “Alla Pirelli ci chiamavano lo zio e il nipotino”, spiega Bernardini, che ha incassato da Pirelli-Telecom, tramite Spinelli, “oltre 3 milioni di euro: il 95% del mio fatturato”. “So che Spinelli aveva a libro paga numerose persone”, compresi “molti italiani della pubblica amministrazione”. Sempre Spinelli gli avrebbe ordinato di versare “un milione e mezzo di euro a Fabio Ghioni”, il tecnico Telecom che ha accusato il suicida Adamo Bove di spiare i tabulati Tim. Per Bernardini invece proprio “Ghioni faceva intercettazioni telematiche abusive”. Ghioni nega tutto: “Mai preso soldi, mai fatto intercettazioni”. Ma Bernardini lo accusa perfino di aver “svuotato il computer di Spinelli per cancellare le tracce”» (Paolo Biondiani, “Corriere della Sera” 25/9/2006) • «[...] • «[...] ha lavorato per la Cia in Italia [...] “Dal 1985 al 1990. E dal 1992 al 1996. A Roma sono stato ufficiale di collegamento con Sismi, Sisde, polizia e carabinieri. Mi occupavo di antiterrorismo: rosso, nero e arabo-palestinese [...] Conobbi Tavaroli nel 1986, nella caserma di via Moscova. Avevo rapporti con il colonnello dei carabinieri Bonaventura, allora comandante dell’Anticrimine di Milano. Fu Bonaventura a presentarmelo. Mancini invece aveva già lasciato l’Arma. Lo conobbi sempre quell´anno, o forse nell’87, al matrimonio di Tavaroli [...]Nel maggio del 1998. Ricevetti una telefonata di Giancarlo Sola, allora responsabile della security Pirelli. Tavaroli era il suo vice. Mi chiese di andare a Giacarta, per verificare la sicurezza di un impianto. Il lavoro andò bene e così cominciai. Prima Pirelli e quindi Telecom [...]» (Carlo Bonini, “la Repubblica” 27/1/2007).