Valentina Arcovio, Il Messaggero 11/11/2010, 11 novembre 2010
ASMA, SEMPRE PIU’ MALATI TRA TRENTA E QUARANT’ANNI
Poco pazienti e troppo frettolosi per curare quella “tossetta” fastidiosa che, nonostante gli antibiotici, continua a tenerli svegli di notte. Troppo distratti dalla vita frenetica di ogni giorno per occuparsi di quella pericolosa “fame d’aria”. Non stupisce che nella “generazione X”, quelli che hanno dai 30 ai 40 anni, l’asma stia diventando una vera e propria emergenza. Almeno stando ai numeri di un’indagine condotta per la MSD dalla Doxapharma su un campione rappresentativo della generazione X. I numeri parlano chiaro: 1 su 3 dichiara di avere un rapporto problematico con l’asma, 6 su 10 lamentano limiti alla propria quotidianità, due terzi si svegliano di notte ed hanno problemi a respirare. Si curano ma non con continuità: utilizzano il farmaco 4 volte su 7.
«Un paziente su 2 non assume proprio la terapia. La loro sensibilità non è cresciuta di pari passo con l’aumentare della malattia», sottolinea Giorgio Walter Canonica, direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio e Allergologia dell’Università degli Studi di Genova. «Una malattia che aumenta colpendo sempre di più soggetti tra i 30 ed i 40 anni - continua Canonica - pazienti che rifiutano una terapia che considerano difficile».
Il paziente che emerge dall’indagine vorrebbe farmaci che garantiscano al tempo stesso efficacia, minori effetti collaterali e anche maggiore comodità d’uso. All’84%, infatti, l’erogatore proprio non piace. Ed è proprio a questi pazienti che si rivolge il nuovo farmaco, il «mometasone furoato» in un nuovo erogatore (nome commerciale Asmanex), che permette al paziente di avere la certezza di aver assunto la dose, grazie a un contatore che rende possibile tenere sotto controllo la quantità di farmaco ancora a disposizione, e non richiedendo né il distanziatore e né altri strumenti diversi da quelli già forniti nella confezione.
«E’ una grande novità - dice Canonica - perché si uniscono l’efficacia e la sicurezza, ormai comprovata, di questo steroide inalatorio, con una serie di strumenti ed accorgimenti che consentono maggiore aderenza alla terapia». Un tentativo, si spera efficace, per rispondere alle esigenze della generazione X.
«Continuare sulla strada delle diagnosi fai da te e delle terapie “al bisogno” - dice Germano Bettoncelli, Medico di Medicina Generale di Brescia - l’asma può degenerare in guai ben più seri». La situazione, se non cambia, è destinata ad aggravarsi drammaticamente. «Colpa dello stile di vita occidentale, della troppa tv, dell’obesità e dell’inquinamento - dice Canonica - nel 2020 un bambino su due soffrirà di rinite allergica, anticamera dell’asma».