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 2010  novembre 11 Giovedì calendario

LAVORO IN CASA? E’ ANCORA DONNA


Spadellano, sparecchiano, lavano i piatti e stirano. Sgobbano al lavoro, guardano i compiti dei figli. Inchiodate al ruolo di mogli e madri. E di colf, baby sitter, badanti. Regine o cenerentole di casa. Mentre gli uomini tra le mura domestiche ben che vada tentano qualche lavoretto manuale, o al massimo si dedicano ad annaffiare piante e fiori, magari mugugnando pure per la fatica. Lo schema è rozzo e difficile da rompere, secondo i dati Istat. Lei tuttofare, lui più volatile, cioè leggero nelle faccende di tutti i giorni. Maschi contro femmine, non un film al cinema, ma scene di coppia da nord a sud. Numeri sbilanciati e impietosi quelli rilasciati dall’istituto nazionale di statistica: i tre quarti del lavoro familiare delle coppie infatti è ancora affidato alle donne (circa il 76,2%), mentre gli uomini collaborano in minima parte e scelgono cosa fare. In genere le attività più divertenti. Maschi in fuga dal peso delle funzioni più antipatiche, ma indispensabili come apparecchiare, caricare la lavatrice: meglio dare da bere ai fiori. Gesti semplici, facili. Come portare a spasso il cane, o fare la spesa. Invisibili per assi da stiro e spazzoloni per il pavimento. La fotografia, tutta italiana (negli altri paesi le politiche sociali sono nettamente a favore della donna e del nucleo familiare) è emersa nell’ultima giornata milanese delle conferenza nazionale della famiglia in cui si è rilevato come negli ultimi anni sia aumentato per tutti il carico di lavoro retribuito, con le ore dedicate al tempo libero invece in netto calo. In particolare per la donna, tra lavoro e famiglia l’impegno è di 9 ore e 10 minuti, contro le 8 ore e 10 degli uomini. E naturalmente con la presenza dei figli la differenza cresce: le mamme che hanno un’occupazione dedicano al lavoro quasi 9 ore e mezza, a fronte delle 8 e 17 dei padri. «E’ una donna schiacciata da tanti compiti - spiega Enrico Giovannini presidente Istat - Il sovraccarico familiare è ancora più forte sulle donne lavoratrici. Conciliare il lavoro con la cura dei bambini e sempre di più quella degli anziani sta diventando sempre più un problema sociale». Uno sbilanciamento di ruoli anche tra le pareti di casa che riguarda solo l’Italia, dove l’occupazione femminile è tra le più basse in Europa. Prova a dare gli ingredienti per combattere questa situazione Giovannini. «Gli elementi decisivi per venirne fuori sono la stabilità sul lavoro, i servizi adeguati, e le prospettive di un’economia generale migliore». La disuguaglianza in famiglia secondo l’Istat inizia ai fornelli: cucinerebbe oltre il 90% delle donne che lavora e il 97,8% di quelle senza. Percentuali simili anche per il riassetto: l’82% nonostante abbia un’occupazione si addossa l’incombenza delle pulizie, mentre circa il 95% in mancanza di un lavoro proprio spazza, lucida e usa l’aspirapolvere senza delegare all’altro.

In allegato tabella con le 24 ore di un giorno medio delle persone che vivono in coppia.