Valerio Boni, il Giornale 11/11/2010, pagina 17, 11 novembre 2010
Addio foglio rosa facile: un esame per ottenerlo - Per la serie «gli esami non finiscono mai», ecco una nuova prova destinata a complicare la vita dei giovani che attendono con impazienza la maggiore età per circolare in auto
Addio foglio rosa facile: un esame per ottenerlo - Per la serie «gli esami non finiscono mai», ecco una nuova prova destinata a complicare la vita dei giovani che attendono con impazienza la maggiore età per circolare in auto. Da oggi 11 novembre, infatti, le esercitazioni pratiche alla guida saranno autorizzate solo dopo avere superato l’esame di teoria. La nuova formulazione dell’articolo 122 del Codice della Strada (come evidenziato dalla circolare del Ministero dei Trasporti n. 88827 del 5 novembre 2010) introduce varie novità sul tema del rilascio dei permessi di guida, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno delle patenti facili e a pagamento. In sostanza, il cosiddetto foglio rosa non rappresenterà più un documento dovuto, ma dovrà essere guadagnato sul campo, dopo avere dimostrato di conoscere le norme di comportamento da studiare sui libri e nelle aule delle autoscuole. La novità è una delle tante contenute nelle pieghe della revisione del Codice varato l’estate scorsa, che diventano d’attualità nel momento in cui entrano in vigore. Ma vediamo nel dettaglio come cambiano le modalità. Fino a ieri, con l’iscrizione alla scuola guida si otteneva il permesso di fare le prime esperienze al volante, al fianco di una persona in possesso di una patente da almeno 10 anni e a bordo di una vettura resa riconoscibile dalla presenza delle «P» adesive, con forme e dimensioni specifiche. Ora il foglio rosa sarà consegnato solo dopo avere superato con successo la cosiddetta prova di controllo delle cognizioni teoriche. Questa dovrà essere affrontata entro sei mesi dalla data di iscrizione, ed entro questi 180 giorni ci sono due opportunità per presentarsi al test. In caso contrario si perde ogni diritto. La validità del foglio rosa resta confermato in sei mesi, e ci si può presentare all’esame finale soltanto dopo 30 giorni dal rilascio. Tuttavia l’inasprimento attuale è soltanto un passaggio di un percorso che si completerà il 3 gennaio del prossimo anno, quando anche la verificherà teorica si complicherà ulteriormente. La serie di dieci domande con tre opzioni di risposta sarà rimpiazzata da 40 quesiti a risposta singola, che saranno formulati da un programma informatico. I primi 30 saranno concentrati sui 15 argomenti fondamentali ai fini della sicurezza, mentre i restanti dieci verteranno su temi «minori». Resteranno invariati il tetto massimo di quattro errori, e il tempo massimo per i test di 30 minuti. Questa modifica al metodo di verifica era atteso da tempo, poiché la formulazione delle domande risultava troppo spesso di difficile comprensione, con troppe congiunzioni e doppie negazioni. Di conseguenza, il compito primario degli istruttori delle autoscuole era diventato quello di insegnare a interpretare le domande e suggerire i trucchi per identificare le risposte esatte. A una domanda contenente l’avverbio «sempre», per esempio, si doveva rispondere che il quesito era falso. Servirà a rendere l’esame più serio o solo più tortuoso?