Financial Times, 10/11/2010, 10 novembre 2010
Come aveva fatto la Thailandia un mese fa, anche Taiwan ieri ha imposto la sua stretta sui capitali esteri
Come aveva fatto la Thailandia un mese fa, anche Taiwan ieri ha imposto la sua stretta sui capitali esteri. L’autorità finanziaria dell’isola ha riportato in vigore una legge cancellata dal 1995 che impone una serie dei limiti ai fondi stranieri che investono in bond del governo. Servirà a fermare la corsa del dollaro taiwanese, che è a un passo dal cambio 30 a 1 con il dollaro, il massimo storico. Colpa dei fondi stranieri, che investono a Taiwan riempendo il paese di liquidità. Si rischia una bolla finanziaria. Con le nuove regole gli investitori esteri dovranno mettere almeno il 30% dei soldi in titoli a breve scadenza e i titoli di Stato non potranno comunque superare il 30% degli investimenti taiwanesi del fondo. "D’altronde - ha fatto notare l’autorità - non si capisce perché qualcuno debba investire su questi titoli, considerato che danno rendimenti ben inferiori rispetto a quelli europei o americani".