varie, 10 novembre 2010
FRASI DI MARIO DRAGHI PER IL FOGLIO DEI FOGLI DELL’8/11/2010
ISTRUZIONE «L’istruzione si conferma al primo posto fra i campi dove un cambiamento forte è necessario. Al Sud i divari nei livelli di apprendimento sono significativi già a partire dalla scuola primaria. Il ritardo si amplia se si tiene conto dei più elevati tassi di abbandono scolastico. L’esistenza di un divario territoriale così marcato mostra che il problema non sta solo nelle regole, ma anche nella loro applicazione concreta» (31/5/2007).
STABILITA’ «È la stabilità monetaria il contesto in cui possono ottenersi insieme libertà economica e coesione sociale» (14/5/2008).
MATEMATICA «I nostri giovani sono in grave ritardo rispetto ai coetanei degli altri Paesi, soprattutto in matematica. Più volte ho sostenuto l’importanza del capitale umano nella crescita e nello sviluppo sociale: per noi la valorizzazione del merito è molto importante» (11/6/2008).
AMBIENTE «Proteggere l’ambiente offre opportunità alla crescita, e non è un ostacolo allo sviluppo» (13/10/2008).
TUTELA «Nel terzo trimestre del 2008 l’insieme dei lavoratori a termine, interinali e a progetto sfiorava i tre milioni. Per circa quattro quinti di loro il contratto giunge a scadenza entro un anno; su di loro grava un rischio particolare. Resta l’esigenza di una riforma organica che copra l’insieme dei lavoratori tutelandoli dal rischio della disoccupazione, favorendone il rientro nell’attività produttiva» (22/2/2009).
EFFICACIA «Allungare lo sguardo è essenziale: la sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo è fondamentale anche per assicurare l’efficacia delle politiche di breve» (22/2/2009).
ATTIVITA’ «Un più alto tasso di attività nella fascia da 55 a 65 anni innalzerà sia il reddito disponibile delle famiglie sia il potenziale produttivo dell’economia» (30/5/2009).
CAMBIARE «Negli ultimi vent’anni la nostra è stata una storia di produttività stagnante, bassi investimenti, bassi salari, bassi consumi, tasse alte. Bisogna cambiare. Dobbiamo essere capaci di levare la testa dalle angustie di oggi per vedere più lontano» (30/5/2009).
SCORCIATOIE «Non vi possono essere scorciatoie, in una società moderna quale l’Italia vuole essere, al raggiungimento del successo professionale: il compito di noi tutti è creare le condizioni affinché le capacità individuali possano pienamente dispiegarsi senza condizionamenti di sesso, censo, origine sociale, provenienza etnica» (23/6/2009).
POTENZIALE «Il potenziale di crescita di un paese avanzato è dipeso dalle conoscenze e dalle competenze dei suoi abitanti» (23/6/2009).
ETICA «Uno sviluppo di lungo periodo non è possibile senza l’etica. Questa è un’implicazione fondamentale per l’economista» (9/7/2009).
FIDUCIA «Per riprendere la via dello sviluppo occorre creare le condizioni affinché le aspettative generali, che Keynes chiamava di lungo periodo, tornino favorevoli. È necessario ricostituire la fiducia nella capacità di crescita stabile delle economie» (9/7/2009).
INFRASTRUTTURE «Usciremo dalla crisi in corso con più disoccupazione e più debito: perché entrambi diminuiscano dovremo essere capaci di crescere a una velocità ben maggiore di quella degli ultimi dieci anni. Ci sarà bisogno d’infrastrutture: in vaste parti del Paese organizzazioni criminali aggressive, pervasive e opprimenti frenano il tasso di crescita» (23/07/2009).
RICOSTRUZIONE «Per riavviare la ripresa è necessario muoversi nella prospettiva di una ricostruzione della struttura economica del Paese» (27/8/2009).
MALE «Osservo, da non politico quale sono, che le leggi su temi nazionali come la sanità e la giustizia sono uguali per tutti ma al Sud vengono applicate male. Occorre investire nell’applicazione delle leggi esistenti: non abbiamo alternative, bisogna governare i flussi migratori e l’integrazione economico-sociale» (27/8/2009).
PENSIONI «È indispensabile un aumento significativo dell’età media effettiva di pensionamento» (14/10/2009).
AMMORTIZZATORI «La caduta di benessere per la perdita temporanea dell’impiego o per l’uscita definitiva dal mondo del lavoro sono temi di stretta, grave attualità. Resta la necessità di adeguare il nostro sistema di ammortizzatori sociali a un mercato del lavoro divenuto più flessibile: ne sarebbe favorita la mobilità, accresciuta l’efficienza produttiva, rafforzata la tutela dei lavoratori, aumentata l’equità sociale» (14/10/2009).
RILANCIO «Tutte le parti del Paese, anche il Nord, hanno bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi se vogliamo il recupero e il rilancio dell’economia italiana nel suo complesso» (27/11/2009).
MIGLIORARE «Si deve migliorare la qualità dei servizi forniti da ciascuna scuola, da ciascun ospedale e tribunale, da ciascun ente amministrativo o di produzione di servizi di trasporto o di gestione dei rifiuti» (27/11/2009).
CARENZA «La carenza nel Sud del capitale sociale vuol dire mancanza di fiducia tra cittadini e tra cittadini e istituzioni, scarsa attenzione prestata al rispetto delle norme, insufficiente controllo esercitato dagli elettori nei confronti degli amministratori eletti, debole spirito di cooperazione» (27/11/2009).
RESISTENZA «È prioritario rendere il sistema più resistente del passato davanti a qualsiasi rischio di crisi» (28/1/2010).
FLESSIONE «Finché la flessione dell’occupazione non s’inverte permane il rischio di ripercussione sui consumi e quindi sul prodotto» (14/2/2010).
RELAZIONI «Relazioni corruttive tra privati e amministrazioni pubbliche in alcuni casi favorite dalla criminalità organizzata sono diffuse» (1/6/2010).
CRIMINE «Nelle tre regioni del Mezzogiorno in cui si concentra il 75% del crimine organizzato il valore aggiunto pro capite del settore privato è pari al 45% di quello del Centro Nord» (1/6/2010).
MACELLERIA «Macelleria sociale è un’espressione rozza ma efficace: gli evasori fiscali sono i primi responsabili della macelleria sociale. L’evasione è un freno alla crescita, riduce le risorse per le politiche sociali, ostacola gli interventi a favore dei cittadini con redditi modesti» (1/6/2010).
ATTENTI «Bisogna stare attenti a non tornare agli anni Settanta-Ottanta quando era la maggioranza politica a nominare i vertici delle aziende di credito» (1/6/2010).
VITTIME «I giovani sono le vere vittime di questa crisi» (1/6/2010).
RIPRESA «Una stabilità duratura si ha solo con la ripresa della crescita» (14/6/2010).
OSTACOLO «Una regolamentazione eccessiva o di cattiva qualità costituisce per le imprese un fattore di ostacolo alla concorrenza: non è facile fare impresa in Italia» (19/6/2010).
CONOSCENZA «Dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla conoscenza, sulla crescita del capitale umano, anche collaborando con le Università e i centri di ricerca» (19/6/2010).
PRECARI «Rimane diffusa l’occupazione irregolare, stimata dall’Istat in circa il 12% del totale delle unità di lavoro. Senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari si indebolisce l’accumulazione di capitale umano specifico, con effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità» (6/11/2010).
(A cura di Marzia Amico)