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 2010  novembre 09 Martedì calendario

BOOM DELL´AFFITTO COMUNE TRA GLI EX RAGAZZI OVER 30

Generation rent. La chiamano così: generazione affitto, prolungato e soprattutto condiviso con amici e sconosciuti. È la comune del nuovo secolo, scelta per economia e socievolezza, dimenticando Woodstock e la politica. Storie di vite in affitto si moltiplicano perché la casa di proprietà per i giovani è un sogno, tra lavori precari e mutui inaccessibili.

E un appartamento in locazione, visti i prezzi, spesso è proibitivo anche se pagato in coppia. Così la coabitazione diventa sempre più la risposta, l´unica via di uscita per non tornare da mamma e papà e garantirsi allo stesso tempo alloggi più belli e anche compagnia. Crescita e conoscenze se è vero, come scrivono molti negli annunci: «amo i miei spazi ma vorrei coinquilini socievoli e aperti».
Case in comune anche quando il lavoro c´è, e i 30 anni li hanno già compiuti da un pezzo. Sempre più adulti si ritrovano a vivere come nella sit com Friends, sono i fratelli maggiori di Rachel e Ross visto che negli ultimi tre anni gli over 35 che coabitano sono raddoppiati in Italia. Come Paolo, bancario a Milano che paga 400 euro una stanza dividendo l´alloggio con un consulente per le energie alternative o Maria, 39enne Sagittario non fumatrice, che cerca coinquilina per dividere le spese e avere compagnia.
Un fenomeno in crescita e non solo per motivi economici, spiega il sociologo dei consumi Vanni Codeluppi, docente all´università di Modena e Reggio Emilia: «figli degli anni ‘80 coccolati dai genitori e con una forte idea di collaborazione, escono dalla famiglia ma cercano la protezione del gruppo, un guscio per dividere problemi e responsabilità».
Un mondo in espansione, raccontano siti internet dedicati come okroommate che offre stanze in 5000 città di 50 paesi. Così l´inglese Easyroommate assicura che sono circa due milioni e settecentomila in Gran Bretagna gli emuli di Friends (su Time) che si sono divisi spazi, compiti, turni di pulizia. In Francia il sito Colocation, capostipite dieci anni fa con tanto di istruzioni per l´uso, feste settimanali, è capace di mettere in linea 130mila domande al giorno. Facendo scegliere età e genere, se si è fumatori o meno, di quali gusti sessuali si preferisce il compagno e lasciando spazio per raccontare particolari della propria vita.
L´Italia segue a ruota, e le coabitazioni tra sconosciuti o quasi non sono più un´eccezione. Basta scorrere le pagine telematiche di Easystanza, Coinquilini.it (più di 120mila iscritti), Affittostanza per fotografare un paese dove non sono più solo studenti fuor sede a cercare un compagno di casa. Lo confermano nei numeri. Se nel 2007 il 38% di chi voleva un alloggio in comune era composto da professionisti, ora i lavoratori sono la maggioranza del mercato: ben il 52%. E l´età cresce esponenzialmente: gli over 35 rappresentavano l´8 % dei coinquilini tre anni fa, ora sono raddoppiati, al 15.3 (dati Easystanza).
Una storia per tutti, Rocco e i suoi «fratelli». Loro in casa sono otto trentenni, arrivati da tutt´Italia e ormai diventati amici dopo tre anni di convivenza con compagni o fidanzate al seguito. Storie e lavori diversi, dal cameraman alla baby sitter, dall´informatico all´attore, si sono sistemati in due per stanza pagata da 350 a 500 euro al mese a seconda della grandezza, in un bell´appartamento a Roma nord. «Dove abbiamo un salone grande, una bella cucina, due bagni, luoghi centrali e spazi impensabili con i nostri stipendi». Qualche difficoltà in questi tre anni c´è stata nell´organizzazione dei lavori domestici, ma l´esperienza è positiva, le serate assieme piacevoli tra nuovi incontri e privacy. Fidanzate e compagni sono d´accordo. In attesa e nella speranza di una casa finalmente solo per due. O forse no. Stefano, 43 anni, grafico, da dodici anni subaffitta una camera nel suo appartamento. Di qui sono passati sette inquilini, alcuni diventati amici, e la fidanzata. Che va e viene, ma non trasloca mai.