Daniele Martini, il Fatto Quotidiano 9/11/2010, 9 novembre 2010
CHA AFFARE IL TRENO PER FIUMICINO - E’
il treno più caro, più redditizio e anche uno dei più scassati d’Italia. Ogni mezz’ora fa la spola tra Roma e Fiumicino, 31 chilometri senza fermate. Si chiama Leonardo Express perché arriva fin dentro l’aeroporto, lo scalo Leonardo da Vinci, appunto. Per le Ferrovie che lo gestiscono è l’affare degli affari, più dell’Alta velocità (in proporzione, naturalmente).
33 anni,
stesse carrozze
PER I PASSEGGERI, invece, il discorso è diverso. Per loro quei 31 chilometri sono un incubo, il peggior biglietto da visita che la città Eterna possa offrire a chi speranzoso e ottimista ha deciso di venirla a visitare, il peggior servizioachisispostaperlavoro.Un deputato, Aldo Di Biagio del Pdl, in un’interrogazione ha definito «raccapricciante» quel viaggio. Le carrozze sono le stesse da 33 anni, scomode, mal ridotte, con i wc spesso chiusi o comunque inagibili. Ogni tanto vengono sottoposte a una rinfrescata, definita“revamping”nelgergoaltisonante dei tecnici, che consiste in qualche lavoretto per non far cadere tutto a pezzi, un po’ di manutenzione agli interni e ai sedili esoprattuttounapellicoladaicolori sgargianti appiccicata alla carrozzeria che fa tanto nuovo. I contadini un tempo avrebbero detto che è come mettere la cravatta al maiale.
Finora quel treno è stato gestito dalle Ferrovie guidate da Mauro Moretti, ma in tempi di liberalizzazionedeltrasportopasseggeri, anche il Leonardo Express sta diventando oggetto di contesa. La Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori) che si sta preparando a farle concorrenza alle Fs sull’Alta velocità a partire da settembre dell’anno prossimo, vorrebbe entrare con i suoi treni anche sul Roma-Fiumicino. Alitalia e Aeroporti di Roma sono favorevoli a questo ingresso, perché, di fatto, si sentono direttamente ed indirettamentedanneggiatidalservizio scadente offerto ai loro clienti dal trenino delle Ferrovie. Alitalia, che considera ormai le Fs un concorrente soprattutto sul collegamento più redditizio, il Roma-Milano, sospetta che la bassa qualità del trattamento offertosuibinariperFiumicinofaccia parte di una strategia ostile. Gli Aeroporti di Roma stimano che un po’ meno della metà dei circa 34 milioni di passeggeri in arrivo e in partenza (dato 2009) usilaferrovia,tuttisonoscontenti del servizio ricevuto e spesso finiscono per accomunare nel giudizio negativo sul treno anche il gestore dell’aeroporto.
Alitalia sospetta
il complotto
CON UN SERVIZIO ferroviario così approssimativo, inoltre, è difficile per tutti gli operatori delsettoreaereo,aziendedeivoli e responsabili dello scalo, poter programmareilfuturopensando allo sviluppo del traffico aeroportuale che sarebbe in ripresa dopo un 2009 da incubo, con un più 7,1 per cento nei primi dieci mesi del 2010 e la previsione di una crescita fino a 50 milioni di passeggeri nel decennio in corso. Il presidente di Ntv, Luca Cordero di Montezemolo, e l’amministratore di Alitalia, Rocco Sa-belli , alcuni giorni fa hanno posto la questione del trenino per l’aeroporto al sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Compagnia aerea e società ferroviaria stanno studiando un pacchetto da offrire ai passeggeri, un biglietto che inglobi sia il prezzo dello spostamento sui binari sia il volo. Da quel momento il collegamento per Fiumicino è diventato a tutti gli effetti un nuovo capitolo della guerra dei binari, una contesa in cui resteranno coinvolte anche Renata Polverini e la Regione Lazio perché ufficialmente il Leonardo Express è un convoglio regionale, organizzato sulla base di un contratto di servizio con le Fs equindisussidiatoconsoldipubblici. Proprio in considerazione del carattere pubblico della tratta, il prezzo del biglietto è frutto di una contrattazione tra la Regione e le Ferrovie. Finché Piero Marrazzo (Pd) è stato presidente si è opposto alla concessione di incrementi tariffari giudicati assolutamente eccessivi ed ingiustificati.Lanuovamaggioranzadi centrodestra vincitrice delle elezioni a marzo, si è invece immediatamente precipitata a concedere un rincaro di oltre il 20 per cento.
Il doppio
scambio
TRALEFSelaRegionec’èstato un doppio scambio. Come spiegano fonti ufficiali, le Ferrovie non hanno aumentato il prezzo a chilometro delle altre linee regionali ma in cambio hanno ottenuto un aumento sulla tratta a cui tenevano di più, la Roma-Fiumicino. La Regione ci ha guadagnato da un punto di vista del bilancio perché non ha aggravato i costi per il trasporto regionale e le Fs hanno portato a casa un bell’affare. Chi ci rimette sono i passeggeri degli aerei. Oggi per quei 31 chilometri i viaggiatori devono sborsare 14 euro che diventano15seilbigliettoloacquistano allo sportello volante Fs: 0,45 euro a chilometro, tre volte più che per un biglietto di seconda sui percorsi dell’Alta velocità. Per le Fs è un affarone del valore di oltre 200 milioni di euro all’anno, ottenuti con poca fatica, zero investimenti (e con scarsa attenzione alla clientela).
Partito per anni dal binario 24 di Roma Termini, il treno è stato spostato al 25, decentrato rispetto alla stazione principale, a diverse centinaia di metri di distanza, in via Giolitti, alle Ferrovie laziali. Le carrozze poi non sono a filo della banchina per cui i passeggeri con i valigioni al seguito devono affrontare tre gradini e sudare le sette camicie per imbarcare o scendere i bagagli. A Fiumicino le cose non sono più comode: lì le Fs per risparmiare sulla manutenzione stanno fermando uno dopo l’altro i tapis roulant che dalla stazione portano fin dentro l’aeroporto attraversotregranditubi,ilT1cheimmette all’aerostazione nazionale, il T 3 che porta ai voli internazionali e infine il collegamento per l’autonoleggio e gli alberghi.