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 2010  novembre 09 Martedì calendario

SVOLTA EPOCALE PER L’IPPICA. IL CONTROLLO DELLE SCOMMESSE PASSA AI MONOPOLI DI STATO


Ci siamo. La gestione delle scommesse ippiche passerà al­l’Amministrazione dello Stato mentre l’Unire manterrà la gestio­ne tecnica del comparto con parti­colare riguardo all’organizzazione delle corse. Una novità storica, atte­sa da tempo per dare la scossa a un settore in rottura prolungata che non appare in grado di uscire dalla crisi.Tutti d’accordo,a cominciare dalla politica per finire ai Monopo­li. È quanto scaturito nel corso del convegno promosso da Snai a Fie­racavalli che ha fatto seguito alle importanti dichiarazioni di Gian­carlo Galan, il ministro dell’agricol­tura: «È un cambiamento necessa­g rio, direi indispensabile. La crisi dell’ippica è evidente, da qualsiasi parte la si guardi,anche se c’è qual­cu­no che gioca con i numeri e le sta­tistiche. Mi chiedo cosa sia stato fat­to nell’ultimo declinante decen­nio. Il cuore della riforma prevede modifiche sostanziali all’interno del sistema scollegando il finanzia­mento del mondo ippico dalla di­retta organizzazione delle scom­messe. Siamo in molti a guardare con fiducia al modello Coni, che af­fida ai Monopoli di Stato la gestio­ne esclusiva delle scommesse in cambio di un trasferimento stata­le, serio e stabile, all’ente per l’espletamento dell’organizzazio­ne sportiva. Nel caso dell’Unire al sostegno dell’ippica in generale, dall’allevamento dei cavalli alla ge­stione delle corse ».Dello stesso pa­rere l’on. Alberto Giorgetti, sottose­gretario del ministero dell’econo­mia: «Siamo sempre dell’idea di creare un tavolo ministeriale per un confronto sempre più attento e puntuale tra operatori e ammini­strazione. La scommessa ippica ai Monopoli è una buona idea che non si esaurisce però in questo pas­saggio, ma va considerata in un am­bito politico più articolato».
Immediata la disponibilità del­l’Amministrazione dello Stato.
Ba­sta ascoltare le parole di Antonio Tagliaferri, direttore dei giochi, pre­sente al convegno con l’on. Gior­getti, Massimo Passamonti (Sisal), Maurizio Ughi (Snai) e Giuliano Frosini (Lottomatica). Ecco il pas­saggio più interessante: «Un’ippi­ca gestita direttamente da Aams? Siamo pronti all’evenienza, ma ogni decisione spetta alla politica. Se ci verrà chiesto dal governo, sa­remo pronti a farlo. Ritengo però che sia indispensabile tracciare pri­ma la linea del rilancio, garanten­do le indispensabili risorse ai gesto­ri del comparto». In un intervento precedente Ughi aveva alzato ulte­riormente l’asticella: «L’Ammini­strazione si occupa della gestione dei giochi, ritengo quindi che sia giusto affidarle non solo l’ippica ma anche le case da gioco, due set­tori­vitali ancora slegati dalla gestio­ne diretta dei Monopoli.
Fermo re­stando­che all’Unire dovrà rimane­re la gestione più puramente tecni­ca delle corse attraverso i regola­menti, il controllo della regolarità e la preparazione dello spettacolo, toccherà allo Stato trovare la giusta formula per finanziare il settore. Il contributo fisso mi sembra la solu­zione ideale, simile a quella speri­mentata con successo dal Coni al­cuni anni fa». In linea con questa ipotesi anche Passamonti che non è stato tenero con l’Unire: «L’ippi­ca non ha avuto un governo negli ultimi dieci anni e ora ne ha un biso­gno assoluto. Dal punto di vista del gioco bisogna passare alla fase in cui la scommessa ippica non corre più da sola ma vive una forte con­correnza ».«In altre parole – ha sot­tolineato Frosini - deve diventare un prodotto appetibile aperto al mercato e capace di attirare nuovi clienti».