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 2010  novembre 09 Martedì calendario

CREATO SANGUE UMANO DALLE CELLULE DELLA PELLE. BATTERA’ LA LEUCEMIA?


È una scoperta che potreb­be cambiare molte cose. Per la prima volta è stato ottenuto sangue umano da cellule del­la­pelle con una riprogramma­zione diretta senza far passare prima le cellule allo stato di pluripotenza. Annunciato su Nature da ricercatori canade­si della McMaster University il risultato, secondo gli autori, promette molte applicazioni nella medicina rigenerativa, nelle malattie del sangue co­me per esempio le leucemie e potrebbe portare in un futuro non lontano a eseguire trasfu­sioni con sangue prodotto da campioni della propria pelle. Prima però bisogna accertarsi della sicurezza di queste cellu­le ematiche nei p­rimati e si pre­vedono sperimentazioni clini­che sull’uomo a partire dal 2012.
Per ora si tratta di poche goc­ce ma sono significative per­chè dimostrano che la tecnica funziona e che «è possibile produrre sangue dalla pelle senza passaggi intermedi - ha spiegato il coordinatore dello studio, Mick Bhatia - ora dob­biamo solo migliorare il pro­cesso ». Prima di ottenere il sangue i ricercatori hanno pro­dotto dalla pelle le cellule pro­genitrici ematopoietiche, «la mamme» di alcune cellule del sangue (globuli bianchi, rossi e piastrine), perché i globuli rossi ottenuti direttamente dalle staminali, ha sottolinea­to Bhatia, non producono la forma adulta di emoglobina ma quella embrionale o feta­le.
I ricercatori hanno preleva­to­da volontari campioni di cel­lule del derma ( nello specifico i fibroblasti), hanno inserito in esse un fattore di trascrizio­ne, il gene OCT4, usando co­me vettore un virus, e le han­no fatte crescere in una ’zup­pà di proteine stimolanti. Le progenitrici così ottenute han­no poi prodotto sangue adul­to. Precedenti tecniche aveva­no trasformato prima le cellu­le in staminali pluripotenti, uno stadio simile a quello del­le staminali embrionali che pe­rò ha l’inconveniente della crescita incontrollata delle cel­lule che possono diventare an­che cancerose. «Si tratta di un risultato molto interessante perché la riprogrammazione diretta è un concetto molto in­novativo » ha osservato il biolo­go cellulare Luigi Naldini di­rettore del Tiget, l’Istituto San Raffaele Telethon per la tera­pia genica, che si occupa pro­prio di manipolazione delle cellule del sangue. «Ancora più interessante - ha aggiunto - sarebbe ottenere le stamina­li ematopoietiche che sono le mamme di tutte le cellule del sangue e una fonte quasi infi­nita di queste mentre le proge­nitrici producono solo alcune cellule ematiche e dopo un pò si esauriscono». Però, ha ag­giunto, «queste cellule potreb­bero essere usate, se la tecnica supererà i test sull’uomo, per produrre in laboratorio san­gue adatto alle trasfusioni».
Cellule della pelle che diven­tano direttamente cellule del sangue sono l’ultima tappa di una strada aperta nemmeno un anno fa, quando un grup­po dell’università california­na di Stanford ha dimostrato che un pugno di geni può ca­povolgere il destino delle cel­lule, trasformando una cellu­la adulta di un tipo «diretta­mente » in una cellula adulta di tipo diverso.
Prima di allora questa «alchi­mia molecolare» era incredi­bilmente più complicata e i ri­sultati arrivavano a rilento. Ba­sti­pensare che la prima dimo­strazione di principio che il de­stino delle cellule si può cam­biare risale al 1997, con la clo­nazione della pecora Dolly. Da allora più volte cellule del­la pelle sono state trasformate in neuroni o in cellule del fega­to, o ancora in cellule del cuo­re.
Negli ultimi mesi la ricerca ha fatto passi importanti mol­to velocemente. Prima le cellu­le­di un organo sistema immu­nitario, il timo, sono state tra­sformate direttamente in cel­lule della pelle, cellule del tes­suto connettivo sono state tra­sformate direttamente in cel­lule del muscolo cardiaco e, oggi, cellule della pelle sono diventate direttamente san­gue.